Pubblicato il da Alessio Ippolito, Francesco Galella
Le 5 Azioni di Borsa che Dovresti Valutare Durante i Dazi di Trump!
Esistono forti correlazioni tra dazi e Borsa e ad oggi che il presidente degli Stati Uniti attuale, ossia Donald Trump, ha imposto pensanti imposte su molti prodotti entranti in USA, la questione inizia a farsi molto delicata. Vista la confusione che vige online, abbiamo deciso di fare chiarezza con questo approfondimento informativo, mettendo in evidenza cosa sono i dazi, perché vengono utilizzati e come possono influenzare (in modo positivo, o negativo), l’andamento dei mercati finanziari.
Parleremo nello specifico dell’andamento della Borsa e di quali potrebbero essere le azioni, o i migliori titoli da valutare durante i dazi di Trump. Tutto ciò per non trovarsi impreparati e per cercare di sfruttare andamenti di mercato potenzialmente interessanti, nonostante le difficoltà del contesto storico attuale. Una prima analisi di Borsa è possibile farla grazie agli strumenti messi a disposizione da eToro, il quale ti fornisce anche sezioni con news e dati di mercato, per seguire da vicino l’evolversi dei dazi e parallelamente le variazioni sui mercati.
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Cosa sono i dazi?
Per capire come dazi e Borsa sono in qualche modo correlati, è bene partire dal principio e capire cosa sono. I dazi doganali rappresentano una vera e propria imposta che un determinato Stato applica sui prodotti che vengono importati dall’estero. Può far riferimento a specifici prodotti, o coprire addirittura solamente alcuni segmenti e beni di nicchia. Il loro funzionamento è molto semplice. Quando una merce entra in un Paese con dazi, allora viene tassato sulla base delle percentuali stabilite e mostra quindi un costo aggiuntivo. Questo fa si che il prodotto diventi meno competitivo sul mercato, favorendo l’acquisto di prodotti nazionali e locali.
Perché si utilizzano i dazi?
I governi ed i Paesi possono decidere di utilizzare dazi per diverse ragioni:
- riduzione del deficit commerciale: è il caso di un Paese che importa in modo massiccio, molto più di quanto sia il valore dell’export (in questo caso lo strumento del dazio viene utilizzato per riequilibrare la cosiddetta bilancia commerciale);
- tutela dell’economia interna: vengono utilizzati per proteggere le compagnie nazionali che offrono prodotti, tutelandole dai competitor provenienti da altre nazioni, o Stati (i dazi aumentano il costo totale del bene estero, sfavorendolo rispetto a quello locale, che diventa molto più appetibile ai consumatori);
- situazioni geopolitiche e strategiche: in casi molto rari, i dazi vengono anche utilizzati come una vera e propria arma e minaccia, nei confronti di Stati che partecipano a conflitti, o che non rispettano le regole e direttive di una comunità mondiale di appartenenza (NATO, UE e così via).
Dazi di Trump: lista e percentuali
Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha di recente confermato l’applicazione di dazi doganali a tutti i Paesi del mondo più importanti, con percentuali variabili, esposte in modo pubblico durante la sua conferenza. Quali sono le percentuali dei dazi imposti dal presidente? Ecco una lista parziale, con le nazionalità e Stati più importanti:
- Cina: 104% (applica agli USA il 67%);
- Unione europea: 20% (applica agli USA il 39%);
- Giappone: 24% (applica agli USA il 46%);
- India: 26% (applica agli USA il 52%);
- Corea del Sud: 25% (applica agli USA il 50%);
- Svizzera: 31% (applica agli USA il 61%);
- Regno Unito: 10% (applica agli USA il 10%);
- Sudafrica: 30% (applica agli USA il 60%);
- Australia: 10% (applica agli USA il 10%);
- Argentina: 10% (applica agli USA il 10%);
- Arabia Saudita: 10% (applica agli USA il 10%);
- Marocco: 10% (applica agli USA il 10%);
- Ucraina: 10% (applica agli USA il 10%);
- Kuwait: 10% (applica agli USA il 10%).
Trump ha dichiarato che l’applicazione delle imposte aggiuntive ai prodotti e beni importati negli Stati Uniti, rappresenta un approccio di tutela e di protezione per permettere agli USA di continuare a crescere. Tutto ciò bilanciando anche la bilancia commerciale ed invocando la sicurezza nazionale come parziale giustificazione. Decisioni che hanno ovviamente portato pensati influenze su tutti i mercati del mondo.
Come i dazi influenzano la Borsa?
Dazi e Borsa sono spesso esaminati assieme, ma per quale ragione? I dazi non hanno effetto solamente su ciò che possiamo definire “economia reale”, ma influenzano in modo importante anche i mercati finanziari di tutto il mondo. Questo succede perché i mercati sono spesso molto sensibili a tutti gli eventi che possono portare positività, o negatività, alla redditività delle aziende quotate ed ai flussi commerciali. Quando ci si avvicina alla presentazione di dazi, o si hanno notizie su potenziali percentuali, gli investitori iniziano a muoversi freneticamente sui mercati e questo genera spesso panico in Borsa.
Perché i dazi spaventano i mercati?
I dazi sono solitamente associati a paura dei mercati, dato che possono portare incertezze sotto molti punti di vista. I motivi legati a queste considerazioni possono essere molteplici:
- le aziende subiscono più costi e meno profitti: se una società che produce microchip da vendere all’estero (ad esempio in America, che applica dazi ad altre nazioni), è chiaro che i costi che il gruppo deve sostenere sono maggiori e che le entrate risultano parallelamente più basse (agendo sulla diminuzione dei profitti);
- l’economia si rallenta: quando i dazi riescono ad impattare in modo pesante sugli scambi, ossia quando i beni diventano così tassati da diventare sconvenienti, i numeri di import ed export si abbassano drasticamente, rallentando la crescita economica (i mercati in questo caso temono flessioni negative del PIL, ossia minori consumi e minori vantaggi per le aziende);
- incertezza e volatilità: l’introduzione, o la minaccia dei dazi, può portare incertezza sui mercati perché gli investitori fanno fatica a pianificare il futuro, visti i cambiamenti repentini delle regole sul commercio internazionale;
- danno ai settori specifici: i settori che dipendono maggiormente dalle esportazioni possono registrare gravi danni, mentre chi è obbligato ad importare, deve necessariamente subire un aumento dei prezzi e difficoltà per le società quotate;
- potenziale inflazione: se le aziende trasferiscono l’aumento dei costi ai consumatori, ciò può portare a un aumento generale dei prezzi, ovvero inflazione (questo riduce il potere d’acquisto dei consumatori e può frenare la spesa).
Cosa succede in Borsa?
Dobbiamo immaginare dazi e Borsa in un contesto di causa ed effetto, dato che l’applicazione di imposte aggiuntive, genera di norma specifici eventi ricorrenti, che nel corso della storia sono stati ampiamente confermati (seppur si presentino in modo variabile e con valenze differenti sulla base del contesto storico e dei singoli dazi applicati). In linea generale, quando vengono imposti, si verificano queste reazioni:
- i titoli azionari delle grandi compagnie esportatrici all’estero (ossia nel Paese che impone i dazi) scendono bruscamente (si pensi ad esempio al settore tecnologico, automobilistico, del lusso e così via);
- la volatilità dei mercati tende ad aumentare, dato che gli investitori diventano molto più spaventati ed il panico generale crea sempre andamenti altalenanti molto marcati (si temono conseguenze, nuovi annunci, aumento delle percentuali e così via);
- dopo una prima fase di crolli, possono mostrarsi fasi di lateralità importanti, dato che gli operatori di mercato si fermano per capire quali strategie attuare e su quali azioni, o strumenti finanziari poter puntare per l’avvenire;
- la domanda dei beni rifugio tende a salire (si pensi all’oro), perché si ipotizza che questi asset siano potenzialmente immuni (non vi è mai certezza) da politiche di questo tipo;
- le aziende legate al mercato interno e che operano in loco, vengono invece rafforzate, perché hanno la possibilità di emergere rispetto ai competitor esterni, mostrare dati positivi, che si riversano anche sotto l’aspetto borsistico.
Come scegliere azioni durante i dazi?
Con il nostro team di esperti, ci siamo quindi chiesti come scegliere le potenziali migliori azioni durante i dazi Trump, ma più in generale quando gli stessi vengono imposti da qualsiasi altro Stato. Fare una selezione risulta ovviamente molto complesso ed è richiesta un’analisi metodologica molto più completa del solito, dato che i dazi possono creare sia opportunità che fortissimi rischi per molte aziende internazionali.

Ecco alcuni fattori da poter valutare:
- studiare l’impatto specifico dei dazi;
- identificare le possibili opportunità;
- valutare la salute finanziaria e la gestione aziendale;
- monitorare gli sviluppi politici ed economici.
Studiare l’impatto specifico dei dazi
Bisogna chiedersi quali sono i settori maggiormente colpiti dai dazi ed identificare quelli che potrebbero invece aver avuto positività dagli stessi. Per fare un esempio, i dazi sull’acciaio ed alluminio, colpiscono in modo diretto le aziende che li producono, ma possono influenzare i settori che utilizzano questi materiali (settore automotive, delle costruzioni e così via). In modo parallelo, è bene domandarsi quali aziende in questi settori risultano più vulnerabili di altre? Le aziende con catene di approvvigionamento globali complesse potrebbero essere particolarmente a rischio, rispetto a società con catene legate al territorio.
Identificare le possibili opportunità
L’imposizione di dazi non è dannosa per tutte le società ed andare a caccia delle possibili opportunità significa concentrarsi su quei gruppi quotati che evidenziano particolari caratteristiche. Nel dettaglio, possiamo citare questi aspetti (che rientrano nei parametri di scelta):
- aziende con forte presenza nel mercato interno: le aziende che operano principalmente nel mercato interno e che competono con prodotti importati potrebbero beneficiare dei dazi, in quanto questi rendono i prodotti esteri più costosi;
- aziende con catene di approvvigionamento flessibili: i gruppi che hanno la capacità di adattare rapidamente le loro catene di approvvigionamento per evitare i dazi (ad esempio, trovando fornitori alternativi in paesi non interessati) potrebbero essere più resilienti;
- aziende con forte potere di determinazione dei prezzi: le realtà con marchi forti, o prodotti unici, potrebbero essere in grado di trasferire l’aumento dei costi dovuto ai dazi ai consumatori, senza subire un calo significativo della domanda;
- settori meno dipendenti dal commercio internazionale: considerare settori come i servizi, la sanità, o i beni di consumo non durevoli, che potrebbero essere meno direttamente influenzati dai dazi.
Valutare la salute finanziaria e la gestione aziendale
La scelta delle potenziali migliori azioni di Borsa durante i dati di Trump deve considerare necessariamente anche la valutazione finanziari, che non deve mai essere dimenticata. Così come avviene per la valutazione di azioni generiche, anche in questo caso è bene – nel complesso – studiare:
- catalizzatori e dati economici: come ad esempio la presenza di bilanci solidi, di un fatturato sostenibile, ricavi interessanti, bassi livello di debito e soprattutto una buona liquidità, che permette di superare eventuali difficoltà associate proprio ai dazi;
- gestione esperta e preparata: una gestione aziendale competente e reattiva è cruciale per navigare in un ambiente commerciale in evoluzione. Valutare la capacità del management di adattarsi ai cambiamenti e di prendere decisioni strategiche efficaci.
Monitorare gli sviluppi politici ed economici
I dazi sono molto spesso decisioni politiche che possono cambiare nel giro di poche settimane, o anche giornate (soprattutto se fresche come quelle imposte da Trump). Per questo motivo, la scelta delle azioni deve sempre essere contestualizzata al momento ed allo studio relazionato alle percentuali aggiornate. Tieni sempre sotto osservazione le notizie, effettua analisi fondamentale (di fianco a quella tecnica) e monitora tutti i principali fattori (positivi e negativi), che potrebbero influenzare i trend del tuo mercato di riferimento.
Migliori azioni di Borsa durante i dazi Trump: top 5
Considerando i dazi imposti durante la presidenza Trump e tenendo a mente che le dinamiche di mercato sono complesse e soggette a cambiamenti, ecco 5 azioni americane che potrebbero essere state valutate e che, in uno scenario post-dazi (o con dazi ancora in vigore), potrebbero aver beneficiato, o mostrato una maggiore resilienza. È fondamentale sottolineare che questa non è una consulenza finanziaria e che ogni investimento comporta dei rischi. Effettua sempre tue analisi, previsioni e considerazioni.
🗽 Migliori azioni durante dazi Trump | ⭐ Settore | 📌 Motivazione di resilienza |
Nucor Corp (NUE) | Acciaio / Materiali | Beneficia direttamente dei dazi su acciaio e alluminio. Produzione 100% USA. |
Lockheed Martin (LMT) | Difesa / Aerospazio | Forte legame con il governo USA, business domestico molto stabile. |
The Home Depot (HD) | Retail / Bricolage | Vendite concentrate negli USA, potrebbe beneficiare di politiche pro-America. |
Dollar General (DG) | Retail | Catena discount USA, poco esposta all’estero. |
NextEra Energy (NEE) | Utilities / Energia | Energia pulita, business quasi interamente domestico. Difensiva. |
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1. Nucor Corp (NUE)
Nucor Corp è uno dei maggiori produttori di acciaio degli Stati Uniti, ormai da anni un concreto punto di riferimento nel settore industriale mondiale. Si eleva per un modello di business molto incentrato sul territorio americano e questo fa si che in caso di dazi, viste le commesse presenti su tutto il suolo USA, l’azienda sia potenzialmente tutelata. Ha impianti moderni, con una produzione flessibile. Oltre alla tutela detta poco fa, la presenza delle nuove imposte da parte di produttori esteri di acciaio subirebbe un crollo, permettendo al gruppo di incrementare (ipoteticamente) la sua quota di mercato.
2. Lockheed Martin (LMT)
Lockheed Martin non poteva mancare nella lista delle potenziali azioni da valutare e da seguire durante e dopo i dazi imposti da Trump. Si tratta di uno dei maggiori gruppi mondiali del settore difesa e spazio. L’azienda, ormai con molti anni di esperienza alle spalle, è altamente specializzata nello sviluppo di sistemi militari, aeromobili e tecnologia avanzata per il governo americano e i suoi alleati. La natura del suo business, fortemente legata ai contratti pubblici e alla sicurezza nazionale, la rende poco esposta alle dinamiche del commercio globale e ai dazi.
3. The Home Depot (HD)
The Home Depot è la maggiore catena di distribuzione negli Stati Uniti per materiali da costruzione, bricolage e giardinaggio. I suoi punti vendita sono concentrati quasi esclusivamente sul territorio americano. Questo fa si che la società non solo sia protetta nei confronti di eventuali minacce sui contro rialzi imposti da altri Stati esteri per le esportazioni, ma che sia anche avvantaggiata dai maggiori costi legati ai prodotti proposti dai competitor, anche e soprattutto sulle vendite online. La società dispone inoltre di importanti risorse ed ha presentato un piano industriale innovativo.
4. Dollar General (DG)
Dollar General è una catena di discount americana con una presenza capillare soprattutto nei piccoli centri urbani e nelle aree rurali. L’azienda vende prodotti di prima necessità a basso costo e ha un modello di business orientato principalmente al mercato domestico. Il suo focus è rivolto a un pubblico americano con forte attenzione al risparmio, poco influenzato dalle dinamiche internazionali. Nonostante ciò, non ha beneficiato di risultati roesi da inizio anno, anche se la nuova politica di ristrutturazione interna e le strategie – contestualizzate al periodo – fanno si che rappresenti uno dei titoli più analizzati.
5. NextEra Energy (NEE)
NextEra Energy chiude per adesso la classifica delle azioni di Borsa da valutare durante e dopo i dazi Trump. Si tratta di una delle maggiori utility americane, altamente specializzata nella produzione e distribuzione di energia elettrica. Il suo focus principale è quello delle energie rinnovabili. Per questo motivo, persegue anche questioni etiche, ambientali e legate alla sostenibilità (principi ESG). La quasi totalità delle sue attività si svolge negli Stati Uniti. In scenari di dazi o restrizioni al commercio globale, il suo modello di business locale e legato a un bene essenziale come l’energia, rappresenta un elemento di potenziale stabilità.
Dazi e Borsa: opinioni e riflessioni
Quali sono le opinioni e le riflessioni degli esperti sul raffronto dazi e Borsa? I dazi sono sempre stati uno strumento di politica economica molto discusso. Da una parte rappresentano una misura di difesa per proteggere l’economia interna, le imprese nazionali e determinati settori strategici dalla concorrenza estera. Dall’altra parte, però, possono generare tensioni commerciali, aumento dei prezzi per i consumatori e reazioni da parte di altri Paesi. Dal punto di vista dei mercati finanziari, i dazi non vanno di certo sottovalutati, soprattutto negli ultimi tempi.
Pensare tuttavia che durante questi periodi non ci siano opportunità, è in ogni caso sbagliato. Ricordiamo infatti che l’abilità di un trader e di un investitore, è proprio quella di saper sfruttare nei migliori dei modi i trend complessi. Non esistono certezze assolute nei mercati, ma comprendere le logiche dietro ai dazi aiuta a leggere meglio i movimenti della Borsa e a individuare i temi da monitorare con maggiore attenzione. Ossia quelli che potrebbero permettere di strutturare buone diversificazione del proprio portafoglio.
Conclusioni
Con il nostro approfondimento abbiamo messo in evidenza il contesto attuale, considerando come i dazi possono influenzare la Borsa ed i principali mercati finanziari. Dopo una rapida spiegazione, ci siamo focalizzati sull’aspetto della ricerca, fornendo metodologie chiare e dettagliate su come avviare propri studi e come individuare titoli azionari potenzialmente interessanti durante i dazi di Trump. Considera in ogni caso sempre la presenza dei rischi ed utilizza sempre broker professionali.
FAQ
Rispondiamo, in conclusione, ad alcune domande frequenti sulle azioni da poter studiare e considerare in tempi di dazi Trump.
Quali sono le azioni da studiare durante i dazi Trump?
Secondo la valutazione e lo studio approfondito degli esperti del settore stock, tra le potenziali azioni da tenere nel mirino durante i dazi di Trump (e dopo), troviamo: Nucor Corp, Lockheed Martin, The Home Depot, Dollar General ed anche NextEra Energy.
Quali sono le conseguenze dei dazi Trump in Borsa?
La maggior parte delle Borse dopo i dazi Trump ha mostrato flessioni negative molto significative, segnate anche dalla pressione economica e dalla paura degli investitori, legata al panico sui mercati finanziari mondiali.
Che influenza hanno avuto i dazi Trump in Italia?
Anche l’Italia ha purtroppo patito l’applicazione dei dazi imposti da Trump, con la Borsa Italiana ed i suoi principali indici (come il FTSE MIB) in rosso subito dopo l’ufficializzazione delle percentuali inflitte all’UE. Puoi valutare il suo andamento utilizzando i grafici presenti sui migliori broker online.