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Come diventare trader

Tutti possono diventare trader, ma non tutti ci riescono. Chi vuole diventare indipendente e professionista sui mercati finanziari ha davanti a sé un percorso lungo, difficile, ma ricco di soddisfazioni, tanto economiche quanto personali.

Per diventare trader abbiamo bisogno di studio, di pratica, di intuito e di controllo delle proprie capacità personali. Un percorso che in moltissimi hanno affrontato con successo e che continuano ad affrontare ogni giorno, per migliorarsi.

Con due vantaggi essenziali per chi inizia oggi, rispetto a chi ha iniziato tanti anni fa: la conoscenza è liberamente disponibile (e GiocareInBorsa.net è un esempio di questo) e gli intermediari, i broker, accettano anche investitori con piccoli capitali. Anche i piccolissimi investitori, che fino a poco tempo fa dovevano per forza affidarsi agli intermediari bancari, oggi hanno la piena libertà di intraprendere questo percorso.

Come diventare trader – Introduzione:

❓Cosa serve:PC o App Mobile / Internet / Piattaforma
💰Quanto serve:Si può iniziare con 10 euro
👌Pratica:Fare pratica con i conti virtuali
📖Cosa studiare:eBook / Videocorsi / Libri
🔑Come iniziare:I passi chiave per iniziare
BOT Trading:Il Trader Automatizzato
Come diventare trader online, professionale ed indipendente – Tabella introduttiva

Che vuol dire trader professionista ed indipendente

Trader, ma professionista e indipendente. Questo è l’obiettivo che ci prefissiamo nel percorso che inizi con questa guida. Ma dobbiamo prima comprendere quali sono le specifiche di questo tipo di traguardo. Perché essere trader professionisti e indipendenti è diverso dall’essere comuni risparmiatori, così come è diverso dal gestire capitali altrui per conto di un grande gruppo.

Diventare Trader - percorso da zero per investire sui mercati
Diventare Trader: il percorso verso i mercati a cura di GiocareInborsa.net – guida completa con analisi, libri, corsi, strategie e tecniche
  • Trader professionista

Non esiste un campionato, come nel calcio, che definisca chi è professionista e chi non lo è. A rendere professionista un trader sono da un lato le capacità, dall’altro la possibilità di mantenersi, ovvero di vivere di trading. Il trader professionista vive, in larga parte o addirittura solamente di operazioni fatte a mercato.

Questo è un traguardo invidiabile, per chi dovesse desiderare una carriera di questo tipo ma soltanto il termine del percorso che stiamo avviando oggi con questa guida. C’è anche chi utilizza il trading online per arrotondare oppure per creare soltanto una parte del suo reddito. Ad ogni modo, chi si approccia professionalmente e realizza – quasi sistematicamente – entrate tramite il trading, può definirsi oggi trader professionale.

  • Trader indipendente

Ci sono, oggi nel mondo, decine di migliaia di trader professionisti che però non possono essere considerati come indipendenti. Alcuni fanno trading all’interno di strutture organizzate che gestiscono capitali di terzi. Altri si propongono, seppur impropriamente, come intermediari e promotori finanziari. Non è questo il caso di un trader indipendente.

Il trader indipendente investe il suo capitale e tiene per sé i suoi guadagni. Investe in prima persona e con le sue sostanza. Non prende ordini da nessuno e gestisce seguendo le proprie analisi, investendo i propri denari e muovendosi implementando per conto proprio tecniche per guadagnare sui mercati.

  • Indipendente non vuol dire lupo solitario

Indipendente però non vuol dire operare in assoluta separazione dagli altri trader e investitori. E neanche non affidarsi oggi agli strumenti che si hanno effettivamente a disposizione per migliorarsi. Oggi il trading è diventato social – come dimostrano gli strumenti messi a disposizione dai broker in più moderni. Tramite altre piattaforme, vedi MetaTrader, si può accedere anche a strumenti di automazione e di replica.

Il trader indipendente - infografica delle mansioni e delle conoscenze
Il trader indipendente? Si occupa di tutti gli aspetti dei suoi investimenti

Il trader indipendente prende per conto proprio diverse decisioni, ma si avvale comunque del network di strumenti e persone che oggi vivono di mercati e aiutano a farlo. Essere indipendenti non vuol dire isolarsi: il trading rimane un’attività sociale, anche se la svolgiamo per larga parte da soli.

  • Il capitale

Il ruolo del capitale è fondamentale per chi vuole diventare trader professionista e indipendente. I ritorni che otteniamo sul mercato sono sempre in percentuale e più capitale che avremo investito più sarà facile essere trader professionisti, che come abbiamo visto poco sopra vuol dire anche guadagnare a sufficienza per vivere di trading.

Capitale per diventare trader - infografica
Serve capitale per diventare trader, ma oggi si può inziare con poco

Certo, non abbiamo bisogno oggi di grandi capitali per partire: molti broker permettono infatti di investire anche soltanto 20 USD/EURO – è il caso di Capital.com (qui anche con un conto demo). Una somma davvero minima per partire e che non potrà garantirci, almeno all’inizio, di diventare trader professionisti e indipendenti. Ma tutti, anche Warren Buffett – il Dio del investimenti che oggi muove ogni giorno miliardi di dollari – è partito comprando un pugno di azioni.

  • La conoscenza

Il capitale è la base, ma saperlo muovere è la vera arte del trader. Muovere il capitale sui mercati presuppone la conoscenza del funzionamento delle borse, la conoscenza dei titoli e delle strategie e delle tecniche per operare. Il trading – così come il mondo degli investimenti classico è a tutti gli effetti una guerra di informazioni e chi ha le migliori, in genere, vince.

Vogliamo rendere chiaro che già dall’inizio dovremo entrare in questa particolare mentalità: apprendere sempre, da qualunque fonte, teorica o pratica, per migliorare la nostra conoscenza dei mercati e del trading. Così da poter avere a disposizione tutti gli strumenti disponibili per guadagnare sui mercati e rendere un hobby – oppure un sogno – una realtà professionale che porterà il pane in tavola.

Diventare Trader: 7 consigli chiave per il tuo successo

Ci sono delle ricette per diventare trader. Ricette che hanno bisogno dei giusti ingredienti per raggiungere il miglior risultato possibile. Un risultato che però andrà ripetuto nel tempo, ogni giorno che poi saremo sui mercati a guadagnarci da vivere.

La buona notizia che abbiamo da dare ai nostri lettori è che oggi i requisiti per l’ingresso sui mercati sono diventati molto più abbordabili per tutti e che non serve più essere milionari per giocare in borsa o su altri tipi di mercati. Nei fatti abbiamo bisogno di davvero poco

Per diventare trader hai bisogno di:

  • Un PC, smartphone o tablet;
  • Connessione internet;
  • Account presso un broker Europeo;
  • Piattaforma trading per gli ordini.

Una ricetta molto semplice, che è fatta di pochissimi ingredienti. Certi e accessibili a tutti, anche a chi arriva sui mercati con una condizione reddituale precaria. Tuttavia non basta dotarsi di questi quattro strumenti – dei primi che troviamo a disposizione – per diventare trader. Non insisteremo mai abbastanza sul fatto che diventare trader è un percorso, lungo tutta la vita. Anche chi fa trading sui mercati da più di 30 anni continua a camminare, ad andare avanti certo del fatto che non ci sono alternative per guadagnare sui mercati.

C’è però anche altro che dovremo mettere nell’equazione, se il nostro obiettivo non si limiterà ad avere accesso ai mercati. Di cosa parliamo? Parliamo di aspetti che riguardano sia la conoscenza dei mercati, sia la loro analisi, in aggiunta a tecniche e strategie operative e alla psicologia del trading.

  • L’importanza della psicologia del trading

Analizziamo qui, anche se in breve, l’importanza assoluta e totale della psicologia del trading, perché proprio grazie a questo concetto potremo iniziare a capire cosa succede nel nostro cervello – e secondo alcuni nel nostro cuore – quando ci occupiamo di trading e quando investiamo direttamente i nostri denari all’interno dei mercati.

La psicologia del trading attiene a tutto il nucleo di emozioni e di reazioni che scaturiscono dalle nostre operazioni. Il caso più lampante e l’effetto anti-razionalità, il tilt che si ha dopo aver incassato una grande perdita. La reazione comune, per chi non conosce nulla di psicologia del trading, è di cominciare ad aprire posizioni contrarie per recuperare, in un turbine di operazioni non analitiche che non può che peggiorare la situazione.

Importanza della psicologia per il trader - infografica
Autocontrollo e psicologia sono ingredienti fondamentali per chi vuole diventare trader

Altro aspetto fondamentale è la paura: ce ne sono di diversi tipi, come la fear of missing out, ovvero la paura di perdere un treno sul quale tutti stanno salendo. La paura di perdere denaro, che non è assolutamente seconda alle altre e che può impedirci di lasciar correre delle posizioni che hanno invece ancora molta forza.

Una gestione completa, razionale e intelligente della propria psiche non è affare semplice: ma con il tempo potremo imparare a riconoscere le nostre forze e le nostre debolezze, per capire quando sarà anche il caso di staccare la spina.

Una chiacchierata, anche di pochi minuti, con un trader esperto e indipendente ci rivelerebbe, senza alcun tipo di dubbio, la sua vera forza: la capacità di sapersi controllare, anche quando una buona strategia fallisce. Anche quando l’investimento che sembrava sicuro non restituisce frutti. È uno degli aspetti più complessi del mondo del trading e uno dei più difficili da controllare per diventare trader.

Apertura del conto trader

Il conto trader è oggi offerto da un gran numero di intermediari, tutti con condizioni proprie e che spesso fa riferimento a piattaforme e strumenti unici. Non è facile scegliere i migliori. Noi di GiocareInBorsa.net, che abbiamo testato più di 30 operatori europei, abbiamo creato una nostra selezione, basata su criteri che andremo ad esplicitare tra poco.

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Come scegliamo i migliori conti trader? Tenendo conto di pochi ma semplici fattori:

  • Sede Europea e Licenza

Sono i primi due fattori che andiamo ad investigare. Perché appunto non ha alcun senso rivolgersi a broker e intermediari che non hanno il minimo richiesto dalla legge. Rivolgersi ad un broker o intermediario non in regola con queste prescrizioni vuol dire affidarsi a chi opera nell’illegalità, spesso con tecniche di marketing assolutamente censurabili e che non ha molto da offrire se non condizioni apparentemente vantaggiose, ma che spesso risultano in una truffa a tutti gli effetti.

  • Piattaforma di trading

Chi vuole diventare trader deve esigere le migliori piattaforme di trading tra le offerte del proprio intermediario. Non importa se si tratti di piattaforme proprietarie o condivise. Devono essere disponibili tutti gli strumenti per l’analisi tecnica e per l’analisi fondamentale. La piattaforma deve essere inoltre affidabile ed eseguire i nostri ordini al meglio, senza il rischio di prezzi modificati o di esecuzioni troppo lente. Allo stesso modo deve integrare gli strumenti di vendita allo scoperto e di leva finanziaria in una gestione, per quanto possibile, chiara.

Requisiti di un buon conto trader - infografica
I criteri principali per scegliere un buon conto trader sono 3
  • Assistenza

Perché si possono avere problemi importanti nel fare trading, anche di carattere tecnico. Problemi che però spesso si possono facilmente risolvere semplicemente ricorrendo ad una buona assistenza. Tutti i broker che abbiamo citato sono dotati di un’ottima assistenza e della possibilità di ricevere un aiuto concreto per ogni tipo di problematica, anche se siamo dei clienti molto poco importanti in termini di capitali.

  • Accesso ai mercati

È un altro aspetto assolutamente fondamentale e sul quale tutti quelli che vogliono diventare trader non possono assolutamente transigere. Perché potremo cambiare idea sui nostri mercati principali di interesse e perché potrebbero comunque spuntare occasioni temporanee su piazze che non seguiamo. Più un broker ci offre accesso a mercati diversi, più è in genere degno di nota.

  • Condizioni e commissioni

Sono due aspetti sui quali non sia può transigere. Soprattutto oggi che la competizione è alta e che i migliori conti trader offrono accesso anche a strumenti avanzati, che ci permettono di investire come prima non era possibile. L’esempio del CopyTrader di eToro – che permette di investire copiando altri trader – oppure dell’analisi in intelligenza artificiale di Capital.com sono assolutamente emblematici. Ma non sono gli unici.

Una discussione a parte la meritano anche le commissioni. Perché non è assolutamente pensabile poter fare trading efficientemente se la maggior parte dei nostri guadagni rimane nelle tasche del trader. Per questo dovremo scegliere soltanto quelli che offrono piani di commissione sensati e che non ci mettano troppo le mani in tasca.

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Studiare i mercati: da cosa sono mossi?

I mercati sono mossi principalmente dalle forze della domanda e dell’offerta. La definizione lapalissiana di quello che agita i mercati è la seguente: più persone vogliono comprare un titolo o un asset, più il prezzo salirà – e viceversa. Questo ci racconta però completamente il funzionamento dei mercati? Basta davvero così poco per avere la stessa conoscenza dei trader che oggi hanno successo sui mercati?

Studio diventare trader - infografica
Ci sono moltissimi canali che possiamo utilizzare per studiare come diventare trader

Assolutamente no: perché il vero trader è colui il quale conosce anche quali sono le forze che possono modificare domanda e offerta di un determinato asset, forze che cambiano comparto per comparto e talvolta titolo per titolo. E che facendo delle previsioni anticipa anche l’effetto a cascata che possono avere talune informazioni o grandezze.

  • Il sentiment

Partiamo da quello che è il più astruso dei termini che incontreremo in questa guida e forse anche quello meno tangibile. Il sentiment, facilmente traducibile in italiano con sentimento, sono l’insieme delle aspettative, in un preciso momento, nutrite da chi partecipa a questo mercato.

Perché abbiamo messo questa specifica al primo posto? Perché modifica i prezzi anche in attesa dei dati reali. L’intero mercato – o meglio – il suo sistema di prezzi si bassa per una parte molto rilevante proprio sul concetto di aspettativa e di sentiment diffuso. Un’azienda potrebbe valere, secondo le elucubrazioni di chi analizza i titoli, miliardi di dollari. Tuttavia se nessuno dovesse acquistare il titolo, del valore dell’azienda poco ci interesserebbe.

Sentiment mercato - infografica
Il sentiment di mercato? Una delle forze più importanti che il trader deve sfruttare

Il caso delle azioni Tesla è uno dei più emblematici: le vetture consegnate sono poche, la qualità non eccellente e il vantaggio tecnologico in un settore che oggi vale ancora pochissimo dell’intera torta. Secondo qualunque tipo di standard Tesla dovrebbe essere un piccolo player, mentre in realtà per i mercati, oggi, vale più di tutti i competitor messi insieme. Magie del sentiment di mercato.

  • PIL e altri dati macroeconomici

Il caso più emblematico di questo tipo di forze sono i dati sul PIL. Quando un’economia cresce, è molto probabile che tutto il suo settore industriale o di servizi ne risenta in positivo. Così come potrebbe risentirne in positivo l’intero settore bancario. Il PIL è uno dei dati che vengono seguiti con la maggiore attenzione sul calendario economico, anche se non l’unico.

  • Le vendite

Che poi si traducono anche in introiti per l’azienda. Un dato seguito molto da vicino da parte di tutti coloro i quali investono in questa o in quell’azione. Non è l’unico dato che interessa del bilancio di un’azienda, perché poi margini, debito di breve o lungo termine, asset giocano un ruolo altrettanto fondamentale. Così come lo gioca anche la forza dell’azienda sul mercato, un nuovo e importante contratto di fornitura, o una novità tecnologica.

  • Le attività estrattive: il caso delle materie prime

Per chi volesse diventare trader di materie prime, c’è anche l’incognita delle attività estrattive. Perché appunto quando parliamo di petrolio, ma anche di oro, di argento o anche di platino, le attività estrattive sono effettivamente offerta. Così come a seconda del tipo di materia prima il consumo delle stesse è domanda. In un equilibrio che è unico di questo mercato – perché nessuno estrae – oppure consuma – altri sottostanti finanziari.

Giacimenti materie prime - infografica
Giacimenti e miniere: un ruolo fondamentale nella domanda e offerta di materie prime

Questa non può essere in alcun modo una trattazione esaustiva delle cose che fanno muovere i prezzi. Tutt’altro, per ogni comparto e ogni tipo di titolo ne esistono a centinaia, difficili anche da integrare. IL trader professionista ha però fiuto e con il tempo impara riconoscere quei fatti che possono avere un risvolto sulla domanda e l’offerta del titolo che scambia. Ovvero tutto quanto può avere effetti sulla domanda e sull’offerta.

Nozioni di analisi fondamentale

L’analisi fondamentale è l’insieme degli strumenti che i trader utilizzano per misurare il valore intrinseco di un asset finanziario. Al suo interno troviamo diversi tipi di analisi, considerazioni, numeri e prospettive da analizzare, diverse per tipo di settore sul quale investiamo e anche per singolo asset.

Ci sono due idee di base dietro l’analisi fondamentale: la prima è che il prezzo di mercato momentaneo di un titolo finanziario non sia sempre in linea con il valore intrinseco del titolo stesso. La seconda è che il valore intrinseco e il valore di lungo periodo, prima o poi, convergeranno.

L’analisi fondamentale deve la sua fortuna alle teorie del value investing, portate avanti prima da Benjamin Graham, poi da Warren Buffett, non condivise da tutti, soprattutto nella premessa fondamentale. Ci deve interessare però altro: funzionano? Basterebbe guardare ai risultati ottenuti da Berkshire Hathaway per rendersi conto che i risultati, con l’analisi fondamentale, possono essere sicuramente ottenuti.

A cosa guarda questo tipo di analisi?

  • Quando si parla di azioni

L’analisi fondamentale viene applicata, nella maggior parte dei casi, alle azioni. È il mercato dove la teoria della discrepanza tra valore intrinseco e valore di mercato ha maggiormente senso. I mercati possono essere irrazionali e abbiamo diversi strumenti per valutare, seguendo Warren Buffett e i suoi insegnamenti, quanto potrà valere una determinata azione nel futuro.

Si parte sempre o quasi dal bilancio, che è in grado di rivelare l’andamento di un’azienda sul piano economico, del debito e degli asset acquistati. Si fanno poi anche altre valutazioni che riguardano la qualità del management, la posizione di mercato, l’innovazione e la forza dei prodotti.

Per le azioni si tiene conto anche di numeri che comparano il valore attuale delle azioni con altri fattori di bilancio. P/E Ratio, Price to Book, ma anche EPS e Forward P/E. Sono fattori che oggi vengono calcolati da diversi siti di finanza e che fanno sempre parte di una buona analisi fondamentale.

  • Nel caso delle materie prime

L’analisi fondamentale riguarda principalmente quei fatti che possono avere un impatto, più o meno importante, sul mercato che stiamo analizzando. Possiamo parlare ad esempio del caso delle materie prime, che sono legate a doppio filo all’attività industriale – almeno quando parliamo di materie prime come il petrolio. O che invece dipendono dall’andamento dei mercati, perché sono dei beni che operano in modo anti-ciclico. Non sarà questo il luogo per affrontare questo tipo di vicende.

Servirà, la nostra brevissima digressione, a ricordarci che i mercati sono variegati e che l’analisi fondamentale serve per capire tutto il contorno, ovvero quanto non troveremo poi indicato dai grafici. Ci sono poi analisi fondamentali specifiche per le valute, per le azioni, per gli indici e anche per le criptovalute. Praticamente per qualunque tipo di asset possa essere scambiato con gli strumenti che ci vengono offerti dal trading online.

  • L’orizzonte temporale

È un altro degli aspetti importanti dell’analisi fondamentale. Difficilmente applicando i criteri di questo nucleo di studi potremo ottenere delle indicazioni di breve periodo che possono facilmente offrire segnali per investire con orizzonti temporali quotidiani o addirittura in ore. L’analisi fondamentale parte, e lo ripetiamo ancora una volta, da un concetto fondamentale.

Valore Intrinseco - infografica
Alla base del Value Investing c’è una diffidenza di fondo nell’efficienza perfetta dei mercati

Una concezione che non tutti sposano, dato che molti continuano a sposare (non senza motivo) la tesi della perfetta efficienza dei mercati. Per chi volesse sposare questo nucleo di approcci, potremmo pensare al discostamento tra prezzo attuale e prezzo futuro, che è regolato dalle notizie e dalle aspettative che si formano tramite gli strumenti di analisi fondamentale.

  • Non è scientifica

Sebbene in molti tendano a spacciare le teorie – anche di grandi investitori e confermate dai mercati – come scientifiche, siamo costretti a sottolineare che non esiste una formula automatica che ci permetta di capire come si muovono i mercati soltanto secondo un dato o una singola notizia. I mercati sono complessi e sono diverse le notizie che li coinvolgono, anche per gradi diversi.

Analisi fondamentale per il trader - infografica
Gli aspetti principali dell’analisi fondamentale

In questo senso possono aiutarci nelle stime i fattori di importanza che i migliori calendari economici offrono. L’indice sugli export americani ha ovviamente più impatto sul Dollaro USA che sul dollaro neozelandese. Così come alcuni fattori come il P/E Ratio sono importanti per alcuni azioni e meno per altre. Soppesare i diversi fattori è parte del bagaglio culturale di chi vuole diventare trader e farlo con i mezzi giusti a disposizione.

Comprendere i grafici dei prezzi

Il grafico è il migliore amico del trader. È qui che passerà la maggior parte della sua giornata ed è sempre qui che svolgerà le analisi più importanti che indicheranno la via per i suoi investimenti di breve periodo. Il grafico è in un’altra categoria rispetto agli strumenti di analisi fondamentale che abbiamo appena visto.

I prezzi nel tempo del grafico - infografica
Il grafico rappresenta i prezzi nella loro serie storica

Fare trading sul grafico è proprio dell’analisi tecnica e dei suoi strumenti, comprese tutte quelle tecniche e strategie che puntano a tanti piccoli guadagni ripetuti, piuttosto che al guadagno importante con posizioni di lungo e lunghissimo periodo. Anche se dovessimo preferire, per nostra indole, operare sui mercati sul breve e brevissimo periodo, dovremo diventare maestri del settore grafico, perché moltissime delle informazioni che possiamo reperire tramite il grafico, non possiamo reperirle altrove.

Nozioni di analisi tecnica

L’analisi tecnica è il nucleo di tecniche di analisi dei mercati che partono da dati che possono essere tutti intercettati sul grafico. Tipicamente si fa ricorso ad oscillatori e indicatori che partono tutti dalle stesse grandezze da analizzare, ovvero prezzo nel tempo e volumi di scambio.

  • A cosa serve l’analisi tecnica?

L’analisi tecnica è importantissima per chi vuole fare investimenti di breve periodo, perché ha portata predittiva su orizzonti temporali molto ristretti. Questo non vuol dire assolutamente che sia inutile. Anche se non dovessimo avere intenzione di fare trading sul breve e sul brevissimo periodo, potremo individuare grazie all’analisi tecnica il momento corretto per entrare sul mercato al più basso prezzo possibile.

  • Indicatori e oscillatori

Sono strumenti che, soprattutto se utilizzati in combinazione, possono dare un segnale chiaro di acquisto o di vendita su un determinato asset. Se prima servivano complicatissimi software per svolgere questo tipo di analisi, oggi invece possiamo ricorrervi con una qualunque piattaforma per il trading, disponibile anche per i piccoli investitori retail. Il risultato è che avremo nel nostro armamentario per diventare trader strumenti in grado di analizzare automaticamente il mercato e offrirci un punto di vista basato sui numeri.

oscillatori e indicatori per il trader - infografica
Gli oscillatori e gli indicatori sono strumenti fondamentali per l’analisi tecnica

Ce ne sono tantissimi, dalle medie mobili semplici alle medie mobili esponenziali, passando per Bande di BollingerCCIAwesomeMACD e tanti altri. Oggi tutte le migliori piattaforme hanno un grandissimo assortimento di strumenti di questo tipo e ci permettono di analizzare qualunque tipo di grafico senza troppe difficoltà.

Più difficile può esserne la lettura, perché appunto dovremo studiare ogni singolo indicatore o oscillatore per capire che tipo di informazione ci restituisce. Perché ci sono indicatori ed oscillatori anche in grado di darci un range massimo e minimo di prezzo, oppure di dirci dove un trend potrebbe arrestarsi. Utilizzando questi strumenti in combinazione possiamo orientare in modo intelligente i mercati e investire sul breve periodo con il massimo profitto possibile.

  • Orizzonte temporale dell’analisi tecnica

È un orizzonte, come abbiamo già detto e visto, di breve e brevissimo periodo e pertanto non dovremo prendere quanto ricaveremo da tali strumenti come valido sul lungo periodo. Per periodo più lunghi di 1 mese il meglio che possiamo fare è rivolgerci agli strumenti, tanti in realtà, dell’analisi fondamentale, cha abbiamo già visto. C’è tanto da ottenere da questo tipo di strumenti in combinazione, che per chi vuole diventare trader sono tra gli aspetti più importanti da studiare prima e mettere in pratica poi.

Fare pratica con conti virtuali in demo

Abbiamo già detto che chi vuole diventare trading ha bisogno anche di tanta pratica. Cosa che potrebbe essere virtualmente un problema se non abbiamo capitali che possiamo permetterci di perdere sui mercati. I conti simulati offerti dai migliori broker sono una soluzione eccellente per chi vuole diventare trader.

Perché ci permettono di accedere a qualunque tipo di mercato e di strumento offrendoci capitale virtuale, da poter investire senza il rischio di perdere. Un capitale virtuale che è comodo perché:

  • Permette di testare strategie

E questo anche quando saremo dei trader provetti e non avremo alcun timore di prendere posizione. Se abbiamo messo a punto una nuova strategia di intervento sui mercati, potremo sempre testarla sul nostro conto simulato per vedere se la nostra intuizione è giusta o meno. Sui conti di prova troviamo tutti gli strumenti di cui potremmo avere bisogno. Ad esempio se apriamo un conto dimostrativo con Capital.com possiamo ottenere tutti gli strumenti di analisi tecnica offerti dal broker, nonché la sua già conosciuta intelligenza artificiale per l’analisi del portafoglio.

  • Per imparare come reagiscono i mercati

Cosa che è fondamentale per capire la differenza tra la teoria e la pratica. Spesso si impara molto di più poi perdendo anche molto denaro che dai libri. Non che i libri non siano importanti, ma spesso toccare con mano come si muovono effettivamente i mercati può fare la differenza più dello studio. Entrambi sono importanti e i conti demo ci permettono di continuare, pari passo, lungo i due più importanti binari per diventare trader: teoria e pratica.

Tutte le quotazioni mostrate dai broker sono quotazioni in tempo reale e identiche a quelle per chi fa trading con un conto di trading con capitale vero.

  • Testare gli strumenti offerti dai broker

Come abbiamo già anticipato, diversi intermediari offrono diversi strumenti per fare trading. E potremmo avere il legittimo desiderio di testarli senza rischiare il nostro capitale. Ad esempio con il conto demo gratuito di eToro potremo testare tanto il social trading quanto il CopyTrading senza rischiare nulla.

Chi invece ci tiene a testare MetaTrader prima di aprire un conto di trading reale, può rivolgersi alla demo gratis del broker FP Markets – anche questa completamente gratuita, per ottenere un quadro completo della situazione, anche operativo.

Scelta ed utilizzo di una strategia idonea

Senza una strategia non possiamo neanche sognare di ottenere dei profitti sul mercato. Le strategie informano le nostre singole operazioni e sono il quadro complessivo che ci permette di operare con un senso e anche di ottenere guadagni.

Investire senza una strategia vuol dire avere la strategia perfetta per fallire.

Citando un famoso modo di dire americano che si è affermato tra chi investe a Wall Street. Ed è un modo di dire, un proverbio che sposiamo completamente e che riteniamo essere quanto di più vero si possa dire sulle strategie del trader. Tipicamente le strategie sono divise in termini di orizzonte temporale:

Trader - strategie generali - infografica
Le principali strategie del trader
  • Strategie di breve periodo

È la famiglia di tutte le strategie che puntano ad ottenere dei guadagni di breve e di brevissimo periodo, ripetuti nel tempo, anche decine di volte al giorno. All’interno di questa famiglia possiamo trovare lo scalping, che punta a pochi centesimi di guadagno in ogni operazione o il day trading, che invece punta a seguire trend con orizzonte massimo all’interno della stessa giornata.

Fare trading seguendo una strategia su pochi giorni, sempre puntando a sfruttare al massimo il trend, è comunque una strategia di breve periodo, anche se il respiro è effettivamente più ampio rispetto a hedging e day trading. Sono strategie che limitano anche i rischi ma che possono farci prendere facilmente la mano. Importantissimo per chi vi ricorre avere un’ottima conoscenza della tecnica e un pieno controllo delle proprie emozioni.

  • Strategie di lungo periodo

Sono le strategie che sfruttano in genere i dati ricavati dall’analisi fondamentale e puntano ad ottenere profitti più importanti, ma su un periodo che può durare anche anni. È il caso tipico del value investing di Warren Buffett, che punta ad acquistare azioni di società con orizzonte almeno decennale. Anche la strategia da cassettista, per dirla all’italiana, fa pienamente diritto di questa importante famiglia.

Le strategie di lungo periodo non è detto che siano meno rischiose di quelle di breve periodo. Anche qui una buona conoscenza tecnica – ma ancora meglio se di analisi fondamentale, è assolutamente necessaria. Così come è necessario testare le suddette strategie, magari appoggiandosi ad un conto demo gratuito.

  • Hedging

La strategia di base per la protezione dal rischio. Non è una strategia a sé stante, ma esiste in virtù di un altro investimento. Possiamo seguirla per proteggerci dal rischio di un crollo di comparto, oppure per protezione dai rischi di cambio quando investiamo in azioni straniere e denominante in valuta diversa dall’euro.

Le tecniche di hedging prevedono accesso a strumenti come la leva finanziaria e la vendita allo scoperto, che ci permettono di prendere posizioni contrarie e di coprirci dal rischio impegnando soltanto una parte minima di capitale.

  • Money management

Non è una strategia in quanto tale, ma il nucleo di tecniche e di conoscenza che dobbiamo avere per gestire il capitale che abbiamo a disposizione. Uno degli errori più comuni commessi da parte di chi si sta avvicinando per la prima volta ai mercati è proprio una pessima gestione del proprio capitale, destinando ad alcuni investimenti parti importanti del proprio portafoglio e rimanendo poi senza liquidità per cogliere altre opportunità.

Il money management attiene anche all’attribuzione del rischio a ciascuna somma che abbiamo impiegato sul mercato e alla comprensione di quanto dovremmo effettivamente investire per ottenere dei risultati rispetto ai rischi corsi. Non è semplice farlo, ma con il tempo si può apprendere, sia tenendo conto dello studio tramite libri e tramite corsi, sia invece facendo direttamente pratica.

Uso di strumenti accessori

Ci sono diversi strumenti che chi vuole diventare trader deve iniziare ad utilizzare nei propri ordini, strumenti che possono dare una mano a chiudere posizioni quando non siamo davanti al PC o al telefono – perché neanche chi è diventato trader professionista può permettersi di stare 24 ore su 24 davanti allo schermo. Tutte le migliori piattaforme ce li mettono a disposizione e in questa sezione impareremo ad usarli.

  • Take profit

È un ordine di chiusura condizionale che chiude la nostra posizione una volta che si sarà raggiunto un determinato prezzo. Perché è utile? Perché ci permette di chiudere una posizione automaticamente sui punti di resistenza, ovvero dove ci si aspetta l’inversione di un trend positivo. Senza stare per forza davanti al grafico, sapremo che il nostro ordine verrà chiuso quando avremo ottenuto il profitto che avremo impostato.ù

Take profit stop loss - infografica
Take profit e stop loss: due utili strumenti automatici per il trader
  • Stop loss

È uno strumento perfettamente speculare a quanto viene offerto dal take profit. In questo caso infatti potremo andare a chiudere automaticamente una posizione in perdita, utile per quando vendiamo allo scoperto oppure quando il trend che abbiamo individuato non si è mai verificato. Anche in caso di crolli improvvisi di un settore o del semplice titolo sul quale stavamo investendo, potremo utilizzare lo stop loss per evitare perdite troppo importanti. Uno strumento di sicurezza e che permette di stare più tranquilli quando i mercati possono prendere una brutta piega.

  • Trailing stop loss

È un’evoluzione del concetto di stop loss e ci permette di avere una posizione di chiusura automatica in perdita, in relazione ad un punto di massimo raggiunto dal prezzo. Se impostiamo un trailing stop loss a -100$, per fare un esempio, questa posizione verrà automaticamente aggiornata con l’andare del trend positivo. Se il prezzo fa +20$ sul nostro investimento, lo stop loss verrà automaticamente aggiornato a -80$ dalla nostra posizione individuale e così via.

  • Ordini condizionali

Sono molto utili perché permettono di aprire una posizione automaticamente al raggiungimento di un certo livello di prezzo. Possiamo utilizzare l’ordine condizionale di acquisto in presenza di un supporto, che segnala un’inversione di trend negativo, per entrare su un titolo o su un mercato al minimo di breve periodo. O possiamo inserirlo all’interno di strategie molto più complesse che prevedano acquisti solo se un asset dovesse raggiungere un livello più alto di prezzo – perché segnalerebbe in quel caso l’avvio di un trend ulteriormente positivo.

Tutti questi strumenti sono disponibili su tutte le piattaforme migliori per fare investimenti e fanno parte dello strumentario classico di chi opera come un trader professionale. Strumentario che passa anche da queste chicche tecniche per la gestione semi-automatica dei propri ordini.

Come diventare un trader… automatizzato!

Il trading automatico oggi è una realtà concreta alla quale possiamo accedere tramite diversi tipi di piattaforme e di servizi, con il nucleo di MetaTrader, MQL e gli Expert Advisor che oggi domina il mercato, offrendo soluzioni avanzate e alla portata di tutti, sia in termini di costi che di accessibilità.

Cosa vuol dire diventare un trader automatizzato? Vuol dire utilizzare strumenti, programmi e script che possono attivarsi in determinate situazioni di mercato, automatizzando alcune operazioni, oppure lasciare completamente una parte del proprio capitale alla gestione automatica. Con un piccolo caveat che è di fondamentale importanza per comprendere a cosa andiamo incontro: trading automatico non vuol dire necessariamente fare denaro e incassare ritorni altissimi senza fare nulla.

Per diventare trader automatizzato hai bisogno di:

  • Un conto su un broker come FP Markets o la stessa Trade.com;
  • Saper usare MetaTrader;
  • Caricare un Expert Advisor;
  • Capire quali sono i BOT trading automatici migliori;
  • Iniziare con piccole somme.

Con questo nucleo avremo a disposizione tutto quello che viene utilizzato anche dai migliori trader professonisti per automatizzare il loro trading, tipicamente sul Forex, sulle criptovalute e anche talvolta su indici e azioni. Strumenti che sono disponibili anche presso broker retail e destinati anche a chi ha iniziato da poco.

Come iniziare? Consigli utili

Come si può iniziare a diventare trader automatici, o meglio, trader che fanno affidamento a software e script in grado di agire da soli sui mercati? Ci sono diversi strumenti che dobbiamo mettere in coordinamento e a tal scopo possono aiutarci tutti i broker che offrono MetaTrader come piattaforma principale per gli investimenti. Broker come FP Markets (qui per il suo conto demo gratuito) che la utilizzano come piattaforma per il Forex e i contratti CFD per tutti i clienti.

MetaTrader è la piattaforma più utilizzata dai professionisti del trading e che oggi domina la quota di mercato sia tra gli investitori retail, sia tra quelli che hanno già esperienza professionale alle spalle. Può apparire ostica a chi sta muovendo i primi passi nel mondo del trading, ma in realtà tutte le funzionalità principali sono facilmente utilizzabili anche da chi ha aperto un conto demo soltanto da poche ore.

Il nostro videocorso esclusivo su MetaTrader

Con il nostro videocorso su MetaTrader si possono apprendere tutti gli argomenti di base e intermedi che riguardano l’utilizzo di questa piattaforma. Una piattaforma che non esiste soltanto per il trading automatico, ma che offre tutti gli strumenti anche per operare in modalità manuale.

  • MQL

È il cuore dell’automazione che viene offerta da MetaTrader. È un linguaggio di programmazione completo che possiamo utilizzare per programmare i nostri script o automatizzare alcune parti del nostro trading. All’interno di MetaTrader e dei suoi siti si trova già un’ampia documentazione a riguardo, anche se non sarà assolutamente necessario studiarla a fondo per avere accesso al mondo del trading automatizzato. Come vedremo tra pochissimo infatti avremo accesso anche a script e programmi scritti da terzi, gratuiti o a pagamento, che potremo integrare direttamente all’interno della nostra piattaforma.

MQL - infografica
MQL è il linguaggio di MetaTrader, basato su C++
  • Expert Advisor

È il nome dei programmi complessi che possiamo applicare a MetaTrader per svolgere alcune operazioni in modo automatico. Sono software scritti con il linguaggio MQL e che possono fare operazioni anche molto complesse, partendo dalla lettura del grafico per prendere posizione.

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Gli expert advisor – degli autentici robot per fare operazioni di trading automatico

Ce ne sono di diversi tipi e che implementano strategie anche molto diverse tra loro. Sono corredate, all’interno del market di MetaTrader, da screenshot e recensioni, da approfondimenti sul loro funzionamento e talvolta anche da demo. Possono essere inoltre testati tramite il Collaudatore interno di MetaTrader, che fa girare questi script sui dati passati di mercato. Collaudatore che troveremo anche all’interno del conto demo gratis di Trade.com, altro broker che mette a disposizione proprio MetaTrader tra le piattaforme per il trading.

Se vuoi approfondire ulteriormente questo argomento, leggi: Trading Automatico, cos’è e come funziona – Migliori BOT SW e algoritmi trading

Cosa studiare per diventare un trader professionista

I trader studiano sempre, anche quando sono diventati professionali e indipendenti e hanno un’ottima conoscenza del mercato. I mercati cambiano, così come cambiano le tecniche, le strategie e gli approcci. Per questo motivo sia chi è alle prime armi, sia chi invece ha già una certa esperienza deve integrare la sua conoscenza con i migliori strumenti.

Libri, forum, ebook, tutorial video e scuole possono tutti contribuire alla nostra formazione. Il materiale è copioso e può essere complesso orientarci all’interno di questo mondo. La redazione di GiocareInBorsa.net ha selezionato tutti i migliori del momento.

eBook Gratis per il Trader: consigli utili

Ci sono ebook gratis che possono aiutarci a studiare gli argomenti di base e gli argomenti avanti per diventare trader, utili amici nel percorso, lungo, che dovremo fare per diventare professionisti del trading. Ne abbiamo selezionati due, che a nostro avviso includono i percorsi più utili e veritieri verso i mercati.

Del Corporate Finance Institute. È un buon libro digitale gratuito che affronta tutte le questioni principali dei mercati e del trading. Dagli ordini all’analisi dei prezzi, passando anche per questioni più strettamente operative. Un buon libro, tenendo anche conto del fatto che è gratis. Per noi da leggere, nonostante sia in inglese e potrebbe costituire, per qualcuno, una piccola difficoltà.

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Gli ebook gratis per i trader possono essere un’ottima integrazione

Un ottimo e-book gratuito che affronta tutti gli argomenti di base del mercato azionario, uno dei mercati che più di frequente dovremo affrontare e sfruttare quando diventeremo trader. Anche questo è in inglese, la vera lingua della finanza. Consigliamo a tutti di applicarsi per leggerlo, perché i concetti sono chiari e perché la lingua inglese, se vogliamo diventare trader, ci sarà sempre utile.

Migliori forum per diventare trader online

forum possono essere utili all’integrazione delle nostre conoscenze. A patto però di scegliere centri che siano sicuri, affidabili e frequentati da trader esperti. Può non essere sempre facile muoversi all’interno di questo mondo – e abbiamo selezionato per questo motivo i migliori 7 forum, internazionali e italiani, che possano offrirci dei buoni spunti per imparare. Si parla molto anche di MetaTrader e degli Expert Advisor.

  • MT5.com

Un forum internazionale che segue in tempo reale i mercati del forex e delle criptovalute, permettendo anche discussioni su altri tipi di mercati. Le discussioni sono frequenti e approfondite e coprono anche strategie e analisi dei broker. Un punto di partenza ideale per un forum molto frequentato e con informazioni di primissima qualità.

  • Stockaholics

Per diventare trader di azioni. Questo forum concentra le sue discussioni sul mondo delle stocks, principalmente internazionali, con un tono informale e aperto. Un ottimo luogo digitale, perché le discussioni riguardano anche la composizione dei portafogli e il trading in tempo reale. Uno dei migliori al mondo nel settore delle azioni.

  • FinanzaOnline

Il primo della nostra lista in lingua italiana – e il miglior forum per i trader nel nostro Paese. Si parla di tutto, dal Forex alle azioni, passando per le materie prime, criptovalute, indici e anche ETF. Se l’inglese non è il nostro forte, è sicuramente il primo posto dal quale partire a caccia di informazioni. Qualità elevata, con tanti trader popolari in Italia che partecipano alle discussioni.

  • BabyPips

Il forum forse più importante al mondo per il Forex puro. Una community – sempre in inglese però – molto vivace – di persone che si scambiano idee, condividono schermate di trading e analizzano l’attuale situazione finanziaria mondiale. Anche qui il tono è molto informale e aperto anche ai nuovi contributi. Da seguire assolutamente se si vuole migliorare come trader.

  • Investing.com

Per chi vuole seguire discussioni su un singolo titolo o mercato. Su ogni pagina quotazioni del popolare sito Investing.com sono presenti anche approfondimenti e discussioni, sia tramite commenti, sia organizzati in forma di forum. Anche qui il livello della discussione è più che buono e sicuramente da seguire, almeno per gli asset che ci interessano.

  • Reddit

Non parliamo dei forum meme che sono pur sotto le luci della ribalta da qualche tempo a questa parte. Parliamo di subreddit sicuramente di maggiore spessore, come r/investing e r/trading. Anche qui le discussioni sono principalmente in lingua inglese e dunque dovremo adattarci con una lingua non nostra. Ma bisogna fare di necessità virtù: la lingua internazionale del trading è e rimarrà l’inglese.

  • Borse.it

Forum istituzionale italiano, dove ci si occupa principalmente degli investimenti e del trading su Piazza Affari. In italiano e di buona qualità, un altro dei punti fermi del firmamento italiano che si occupa di investimenti. Buona qualità del forum, al quale consigliamo vivamente la partecipazione anche a chi è ancora lontano dal diventare trader.

Migliori corsi per diventare trader

I corsi possono aiutarci a diventare? Sì, se dovessimo scegliere però quelli giusti. Ce ne sono purtroppo moltissimi che provano a cavalcare l’onda – e soprattutto la voglia di moltissime persone di diventare trader nel più breve tempo possibile, senza offrire del valore reale. Noi ne abbiamo selezionati tre, per tutte le tasche e che possano davvero offrire valore superiore al prezzo che richiedono.

È un corso proposto dalla prestigiosissima università di Yale tramite la piattaforma Coursera e che consigliamo a chiunque, sia a chi vuole diventare trader professionista, sia a chi invece ci ha ripensato e vuole semplicemente investire. Come abbiamo ripetuto più volte all’interno della nostra guida, non è assolutamente possibile pensare di avere successo sui mercati senza conoscerli. E questo è uno dei migliori corsi corsi che abbiamo effettivamente a disposizione per farlo.

Corso disponibile su Udemy ad un prezzo davvero stracciato e tenuto da uno dei più conosciuti influencer del mondo finanziario americano. Ottimo corso, diviso in lezioni di facile comprensione e che può davvero insegnarci il funzionamento delle azioni, sia per investimento, sia per trading in senso stretto. A questo prezzo è assolutamente irrinunciabile.

Per chi non vuole spendere e ha bisogno di un corso in italiano e che affronti più temi, quanto offerto da Fineco è della massima qualità. Ci sono diversi corsi online per praticamente tutti i mercati e per imparare ad utilizzare i migliori strumenti. Forse meno tecnico e specifico degli altri due, ma comunque utile per chi vuole imparare.

Migliori Videotutorial sul Trading

Ci sono anche dei buoni video che ci permettono di imparare qualcosa sul come diventare trader. Non ne selezioneremo soltanto di tecnici, perché ci sono altri aspetti che i video, soprattutto se brevi, possono far emergere.

  • How to become a Day Trader
How to become a Day Trader

Un ottimo video, anche se inglese può essere sottotitolato automaticamente, per essere fruibile da tutti. Si parla in questo caso di Day Trading, una strategia della quale abbiamo già parlato è che è tra le più importanti di breve periodo sul mercato delle azioni e del Forex. Ottimo videocorso breve, senza fandonie sulle possibilità di arricchimento e senza doppi fini.

  • A cosa servono i mercati finanziari

Di una serie di video di Unicredit che purtroppo non hanno avuto molta fortuna. Tuttavia le informazioni sono chiare e soprattutto utili a chi vuole diventare trader. In questa specifica lezione troviamo una spiegazione chiara dei mercati finanziari e dei loro scopi. Utile per chi vuole capire come funzionano i mercati dove andrà ad operare un giorno come trader.

  • How to get started trading
How to get started trading

Altro video di ClayTrading che troviamo essere molto informativo e molto utile per tutti coloro i quali vogliono avvicinarsi al mondo del trading e, un giorno si spera, diventare trader. Offre tutto quello che si deve conoscere per muovere i primi passi, utile rinforzo a tutto quello che abbiamo analizzato in questa nostra guida.

Le migliori Scuole per Trader

Ci sono scuole per trader che possiamo frequentare per migliorare le nostre chance? In realtà le offerte, soprattutto in Italia sono molto poche e quasi tutte online. La strutturazione dei corsi non è mai convincente e soprattutto difficilmente riesce a soddisfare le necessità del percorso personale di un trader.

Il discorso è invece molto diverso per chi vuole seguire qualche corso estero, anche in questo caso da remoto. Quanto offerto dalla LAT di Londra oppure ancora da DTA, la Day Trading Academy è di buon livello, anche se forse non adatto a tutti. Non abbiamo assolutamente nulla contro le scuole, ma oggi i canali informativi sono decisamente tanti e permettono a tutti di accedere alle informazioni di cui hanno bisogno anche senza seguire dei corsi strutturati.

Migliori libri per studiare da trader

Investitore intelligente - scheda
L’investitore Intelligente – di B. Graham

Il libro fondamentale per tutti coloro i quali vogliono diventare trader è il testo di Ben Graham, L’investitore Intelligente. Un libro che raccoglie tutto quanto era nella disponibilità del mentore di Warren Buffett e che è alla base delle teorie di Value Investing. Un testo fondamentale, quasi sacro per chi opera sui mercati tutti i giorni.

TITOLO:L’investitore Intelligente
AUTORE:Benjamin Graham
ISBN:8820396246
USCITA:2020 – ultima edizione aggiornata
EDITORE:HOEPLI
L’investitore Intelligente – di Benjamin Graham

Per chi guarda al mondo dell’analisi fondamentale e vuole assimilare i segreti del successo di grandi investitori come l’Oracolo di Omaha. Un testo assolutamente fondamentale e che dovrebbe essere letto da tutti, anche da chi non ha alcuna intenzione di iniziare a fare trading online o diventare trader.

John J. Murphy - analisi tecnica dei mercati finanziari - scheda
Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari – di John J. Murphy

L’analisi tecnica dei mercati finanziari è di gran lunga il miglior libro mai scritto da Murphy e il miglior testo per chi vuole capire i fondamentali degli strumenti per l’analisi di breve periodo. Anche questo è un libro che è presente nelle biblioteche di tutti i migliori trader del mondo e che dovrebbe essere un reference manual per chiunque si avvicina, per la prima volta, ai mercati.

TITOLO:Analisi tecnica dei mercati finanziari
AUTORE:John J. Murphy
ISBN:8820328933
USCITA:2001 – ultima edizione aggiornata
EDITORE:HOEPLI
Analisi tecnica dei mercati finanziari

Anche se ormai un po’ datato, è la prova definitiva del fatto che l’analisi tecnica di base si è mossa pochissimo e che tutto quello che funzionava 20 anni fa non può che funzionare anche adesso. Per noi assolutamente consigliato.

Strategie Operative per i mercati finanziari - di Gianluca Defendi - scheda
Strategie Operative per i mercati finanziari – di Gianluca Defendi

Strategie Operative per i mercati finanziari è un ottimo testo di Gianluca Defendi, pubblicato in collaborazione tra Milano Finanza e HOEPLI. Un testo che affronta tantissime strategie di breve periodo sui mercati del Forex, delle azioni e degli indici.

TITOLO:Strategie operative per i mercati finanziari
AUTORE:G. Defendi
ISBN:8820383004
USCITA:2018 – ultima edizione aggiornata
EDITORE:HOEPLI
Strategie operative per i mercati finanziari

Un testo direttamente strategico e che riteniamo essere il meglio in lingua italiana, soprattutto per i trader che sono in fase iniziale o intermedia. Ottime anche diverse chicche per i trader ormai in fase avanzata. Anche questo un testo fondamentale della biblioteca di ogni trader di successo.

Expert Advisor Programming for Mt5 - di Andrew R. Young - Scheda
Expert Advisor Programming for Mt5 – di Andrew R. Young

Expert Advisor Programming for MetaTrader 5 è un testo che ci aiuterà ad apprendere i fondamentali per programmare i nostri script di trading automatico su MetaTrader 5, la più recente delle piattaforme della serie.

TITOLO:Expert Advisor Programming for MetaTrader 5
AUTORE:A. Young
ISBN:0982645953
USCITA:2018 – ultima edizione aggiornata
EDITORE:Edgehill
Expert Advisor Programming for MetaTrader 5

Anche se in inglese, è il testo fondamentale per chiunque abbia velleità di programmazione e di gestione semi-automatica o automatica della propria carriera di trader. Consigliatissimo da chiunque lo abbia utilizzato per imparare a fare software da far girare su MT5.

L'arte del trading - di Giacomo Probo - scheda
L’arte del trading – di Giacomo Probo

Non potevamo che citare nei nostri libri consigliati almeno uno dei testi di Giacomo Probo. L’Arte del Trading è probabilmente quello più adatto a chi è arrivato da poco sul mercato e il più completo per un’infarinatura generale.

TITOLO:L’arte del Trading
AUTORE:G. Probo
ISBN:8820390701
USCITA:2019 – ultima edizione aggiornata
EDITORE:HOEPLI
L’arte del Trading

Analitico e strategico, ma non troppo, oggi è uno dei migliori testi a 360° sul mondo del trading. Con case Study e investimenti in prima persona che vengono seguiti lungo le pagine del libro. Accattivante e utile.

Investire in Materie Prime - di Maurizio Mazziero - scheda
Investire in Materie Prime – di Maurizio Mazziero

Investire in Materie Prime è il compendio ideale per chi vuole diventare trader di commodities e non ha mai operato su questi mercati. A cura di Maurizio Mazziero, è un testo completo e che affronta tutte le parti più ostiche di questo specifico mercato.

TITOLO:Investire in Materie Prime
AUTORE:M. Pazzierò
ASIN:B06WV8LHX4
USCITA:2017 – ultima edizione aggiornata
EDITORE:HOEPLI
Investire in materie prime

Come abbiamo visto nella nostra guida, investire in materie prime segue spesso logiche, tecniche e strategie proprie e diverse dagli altri mercati. Per questo non possiamo che consigliare un libro in grado di dipanare la matassa, complessa, delle commodities.

An Altcoin Trader's Handbook - di Nik Patel - Scheda
An Altcoin Trader’s Handbook – di Nik Patel

Un libro molto particolare quello di Nik Patel, che affronta l’oscuro mondo degli altcoin, ovvero le criptovalute meno capitalizzate e meno famose. Non si parla di Bitcoin, ma piuttosto di tutto l’enorme settore di critpovalute che spesso non si trovano neanche sui broker, se non tra quelle più attenti a questo mercato.

TITOLO:An Altcoin Trader’s Handbook
AUTORE:N. Patel
ASIN:198617011X
USCITA:2018 – ultima edizione aggiornata
EDITORE:CreateSpace
An Altcoin Trader’s Handbook

Interessantissimo, perché affronta strategie per mercati ad elevatissimo rischio, che potrebbero essere molto utili anche su mercati diversi da quello delle criptovalute. Una lettura decisamente diversa per chi vuole diventare trading.

Come diventare trader: Opinioni e pareri reali

Ci sono altre considerazioni da fare sul tema diventare trader, oltre a quelle più direttamente tecniche che abbiamo appena fatto. Bisogna muoversi oculatamente anche alla ricerca di informazioni sugli intermediari che andremo ad utilizzare e per difendersi dalle truffe. Qui GiocareInBorsa.net offre qualche spunto per capire chi abbiamo davanti e per decidere se sia il caso di fidarsi o meno.

Un occhio su Trustpilot!

TrustPilot è un’importantissima fonte per certificarsi della bontà degli intermediari e dei sistemi che ci vengono proposti. Il sito raccoglie milioni di recensioni indipendenti su qualunque tipo di servizio o attività che si svolge offline e anche online. Sono presenti anche recensioni su tutti i broker, legali e non, che offrono i loro servizi in Italia.

Perché è importante rivolgersi a TrustPilot per chi vuole diventare trader? Perché tramite TP possiamo individuare truffe conclamate, attenendoci non solo al punteggio ottenuto dal broker, ma anche ai commenti che troviamo all’interno delle relative pagine.

  • Cosa ci dice TrustPilot?

TrustPilot raccoglie, come abbiamo già detto, le recensioni indipendenti (e purtroppo talvolta non verificate) di utenti che avrebbero utilizzato un determinato servizio. Tali recensioni possono prendere la forma di voto numerico – del quale TP fa una media – e anche di commenti diretti.

La seconda delle due opzioni è molto più interessante per chi vuole saperne di più sugli intermediari che potrebbe utilizzare per fare trading. Perché dai commenti possiamo desumere effettivamente il tipo di esperienza che i trader hanno avuto.

  • Il caso delle recensioni false

Bisogna però prestare anche attenzione alle recensioni che non sono autentiche. Perché sono in molti tra i broker illegali che utilizzano tecniche di black marketing per cercare di distruggere la buona reputazione dei broker invece legali. Basta leggere le recensioni per rendersi conto delle differenze tra recensioni effettive e non effettive. Questo ci ricorda ancora una volta che non ha alcun tipo di senso limitarsi al numero riportato.

… e un occhio su AltroConsumo!

AltroConsumo è il centro italiano che si occupa di investimenti etici e soprattutto di attenzione per il comparto retail degli intermediari. Siamo davanti ad un progetto editoriale e finanziario al quale vanno riconosciuti moltissimi meriti, che vanno dalla divulgazione finanziaria – anche se concentrata maggiormente sul risparmio – all’analisi e indagini che conduce su tutti i principali operatori di mercato.

Perché lo abbiamo inserito in questa sezione? Perché, molto semplicemente, si occupa anche degli intermediari o truffaldini, oppure che offrono condizioni troppo svantaggiose rispetto alla media. Possiamo dunque utilizzare AltroConsumo come una sorta di termometro al contrario della bontà di un broker o intermediario. Perché potremo andare ad utilizzarlo cercando i broker che ci interessano. Se non sono citati – e sono comunque famosi sul mercato – questo è un ottimo segno.

Perché vorrà dire che non operano in modo illegale oppure truffaldino secondo AltroConsumo, che rimane il miglior luogo di indagine su questo tipo di intermediari sconsigliati. Ricordandoci sempre però che AltroConsumo predilige il risparmio all’investimento e al trading – e che dunque si vede leggermente sbilanciato – nei consigli – verso quanto viene offerto da intermediari più istituzionali.

Informati e fai attenzione alle truffe!

Nel mondo del trading vengono scambiati ogni ora miliardi di dollari ed è più che normale che anche operatori truffaldini ne vogliano una fetta. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le truffe a tema trading, che diventano purtroppo ogni giorno più articolate e smart.

Ci sono però dei modi per riconoscere se abbiamo davanti un intermediario di qualità, oppure se abbiamo uno dei tanti gruppi di truffatori che contribuiscono alla pessima nomea che talvolta il trading ha tra i meno esperti.

  • Quando l’intermediario o il sistema non ha sede riconoscibile in Europa

In questo caso dovremo assolutamente stare in guardia e tenere conto di cosa ci dice la legge a riguardo. È imposto a tutti i gli intermediari che vogliono trattare con clienti europei una licenza rilasciata da uno qualunque dei paesi membri. Ed è qualcosa che non può essere aggirato. Se l’intermediario che abbiamo davanti si dovesse proporre senza licenza e/o senza sede in Europa, i rischi sarebbero già troppo alti di avere davanti una truffa.

  • Quando ci propongono un sistema automatico per il trading che ci renderà milionari

Questo è un altro degli specchietti per le allodole utilizzato da chi ha vuole truffarci. Non esistono dei guadagni automatici con il trading e il grado di automazione massimo e razionale che possiamo utilizzare lo abbiamo già elencato nella nostra sezione specifica. Chi arriva a garantirci ritorni, magari in doppia cifra, mente sapendo di mentire.

Anche le grandi banche d’affari, che oggi sono dotate di strumenti assolutamente all’avanguardia per automatizzare una buona parte del loro trading, non possono essere assolutamente certe di poter avere dei ritorni. Figurarsi di sistemi che vengono pubblicizzati gratuitamente online e che dovrebbero rendere anche una casalinga una trader di successo.

  • I testimonial famosi, che però non hanno mai utilizzato il sistema

Un altro dei metodi tipicamente utilizzati dai truffatori è il ricorso a personaggi famosi, americani quanto italiani, che avrebbero utilizzato il suddetto sistema per diventare milionari. Ci sono due ordini di problemi in relazione a queste affermazioni e queste pubblicità. In primo luogo siamo davanti a personaggi famosi che mai hanno investito con questi supposti sistemi.

Dall’altro siamo davanti a personaggi che sono diventati milionari ben prima che questi sistemi esistessero. Un trucco che però continua a mietere vittime e che purtroppo ha già mandato sul lastrico decine di migliaia di italiani. Non tutto quello che viene spacciato per trading è buono. E bisognerebbe sempre e soltanto affidarsi a quanto ci propongono i broker legali e affidabili che abbiamo già ampiamente citato all’interno di questa nostra guida.

L’opinione ed i consigli finali di Giocareinborsa.net

Tutti hanno le potenzialità per diventare trader. Ma non tutti possono seguire un percorso che, lo diciamo senza voler illudere nessuno, è sicuramente difficile e lungo. Non dobbiamo mai fidarci da chi ci promette di diventare trader in pochi giorni, vendendo questo o quel sistema, spacciato da guru fantomatici o da veri investitori di successo.

Gli ingredienti per diventare trader oggi sono più che noti, anche se non sempre è difficile mescolarli per ottenere i migliori risultati.

Un cammino che come abbiamo detto è lungo, deve tenere conto anche degli aspetti psicologici di ciascuno di noi e che è costellato anche di perdite e di qualche momento poco vantaggioso. Saper gestire, anche caratterialmente, i segni meno che inevitabilmente troveremo, di tanto in tanto, all’interno delle nostre piattaforme e dei nostri portafogli sarà uno degli aspetti cruciali della nostra evoluzione.

Lo studio rimane la componente principale del cammino di chi vuole diventare trader e iniziare ad investire in modo indipendente i suoi capitali. Senza conoscenza il trading e i mercati diventano a tutti gli effetti dei casinò, dove dovremo avere la fortuna dalla nostra parte, contro un banco che non gioca a caso, ma con intelligenza.

Il risultato ovvio di questi voli pindarici sui mercati non può essere che di perdere tutto quello che si è investito e far terminare la propria carriera di trader anzitempo. Dovremo pertanto seguire con attenzione il percorso che abbiamo tracciato, sviluppandolo lungo tre diversi canali:

  • Conoscenza e studio dei mercati

E di tutte le relative strumentazioni che possono esserci utili per analizzare gli asset. Ogni categoria di asset e di mercato ha bisogno di uno studio specifico, perché risponde a stimoli diversi, sebbene limitamenti ai criteri dell’analisi fondamentale. Bisogna anche conoscere, dato che il trading vuol dire anche avere posizioni proattive sui mercati, i canoni dell’analisi tecnica e i suoi principali strumenti e indicatori.

  • Conoscenza di se stessi

Che non è la vuota formula di un guru, ma tutto quello che attiene alla psicologia del trading e al controllo delle proprie emozioni. In primo luogo avendo più controllo delle nostre emozioni – imparando a riconoscerle – potremo essere certi di evitare quantomeno delle defaillance dovute ad un momento di scarsa lucidità. Dall’altro capiremo anche come si muovono le masse sui mercati, spesso guidate più dal cuore che dalla ragione.

  • Pratica, pratica e ancora pratica

Non c’è nulla di più importante della pratica, che pur deve partire da stimoli di carattere teorico. Ma senza il risultato del banco di prova, senza la prova del 9 che soltanto i mercati possono offrire, non possiamo in alcun modo pensare di operare sui mercati nel modo corretto. Oggi abbiamo a disposizione dei grandi strumenti per fare test senza rischiare il nostro denaro. Quei conti demo gratuiti che ci permettono di investire con capitale virtuale, facendo tutta la pratica di cui abbiamo effettivamente bisogno.

Seguendo questo tipo di percorso, lungo tutte e tre le direttive, tutti possono diventare trader, come abbiamo detto in apertura di questa lunga guida, che sarà il primo passo mosso, da chi ci legge, nella giusta direzione.

Considerazioni finali

Diventare trader? Si deve cominciare da oggi, perché il cammino e lungo e prevederà un impegno che non abbiamo mai messo prima in nessuna altra attività della nostra vita. Non siamo di quelli che raccontano favole, che raccontano di un mondo del trading dove è possibile spingere qualche bottone a caso per ottenere dei risultati. Tutt’altro: siamo di quelli che da sempre si battono per sottolinearne i pericoli e le difficoltà. Ricordando però al tempo stesso che questo tipo di difficoltà e pericoli può essere superato, se si seguono i passi giusti.

Diventare trader è il sogno di molti ma non diventerà realtà per tutti. Tentare però oggi, sia con zero capitali sia con capitali molto ridotti è davvero alla portata di tutti. E se tentar non nuoce, sappiamo che senza iniziare, senza metterci in gioco, non potremo neanche sognare di ottenere questo risultato.

Nella nostra guida di oggi abbiamo voluto offrire il bene più prezioso che riguarda questo mondo: la verità – equidistante dagli schemi Ponzi per diventare ricchi maledettamente e subito e da quanto raccontano purtroppo tanti siti di informazione italiana, quasi tutti divisi in due squadre: tra chi ritiene il trading online e il mestiere di trader come assolutamente salvifico e chi invece ne vede solo i pericoli.

Una verità che, come si dice, sta sempre nel mezzo. È vero che buttarsi sul trading con i risparmi di una vita e senza nessuna esperienza è assolutamente pericoloso. Ma è altrettanto vero che potremo fare trading passo per passo, arrivando al traguardo che abbiamo sempre sognato: diventare trader e vivere di quanto facciamo sui mercati.

Diventare Trader FAQ: Domande e Risposte Frequenti

Diventare trader è difficile?

, anche se si può procedere per step e iniziare ad investire sui mercati anche con pochissimi capitali. Oggi le opportunità ci sono e potremo sfruttarle anche senza spendere nulla. Per imparare a fare trading e muovere i primi passi per diventare grandi trader.

Come si diventa trader?

Non esiste un percorso semplice. Per iniziare il cammino dovremo studiare, mettere in pratica quello che abbiamo appreso e iniziare a fare qualche operazione. Nella nostra guida spieghiamo per filo e per segno quali sono i migliori percorsi, didattici e pratici, da seguire per diventarlo.

Su quali mercati opera il trader?

Può operare su tutti i mercati finanziari offerti dal proprio intermediario. In genere un trader si specializza in determinati mercati e ricorre agli altri soltanto quando dovessero esserci delle chiare opportunità. I mercati più gettonati rimangono Forex, azioni, materie prime, criptovalute, indici.

Chi non ha una laurea in finanza può diventare trader?

Assolutamente sì. Conoscere formule matematiche complicate o saper leggere un paper di finanza avanzata non sono requisiti fondamentali per diventare trader. Tutt’altro. Ci sono persone che sono partite senza alcuna conoscenza e senza titoli di studio formali e che hanno comunque raggiunto le vette più importanti dei mercati di riferimento.

Che significa diventare trader professionale e indipendente?

Vuol dire avere a disposizione un capitale che ci permetta di vivere di investimenti, sul breve o sul lungo periodo. Il trader professionale ha come professione principale l’investimento sui mercati e vive dei profitti che genera con il trading. Indipendente: perché non lavora all’interno di strutture bancarie, ma opera per conto suo e con il suo capitale.

Cosa serve per iniziare a diventare trader?

I requisiti sono oggi molto ridotti. Servono un PC o uno smartphone, una connessione internet e un buon intermediario. L’arrivo di broker retail pensati anche per i piccoli e i piccolissimi investitori ha reso possibile per tutti partecipare ai mercati e anche ottenere dei profitti.

Si può diventare trader utilizzando script e programmi automatici?

Assolutamente sì, anche se bisogna separare quelli effettivamente utili da quelli che invece non offrono alcun tipo di opportunità. Nella nostra guida analizziamo quanto offerto da MetaTrader, la piattaforma offerta sia da FP Markets che da Trade.com, in termini di Expert Advisor e programmi avanzati per automatizzare, almeno in parte, le nostre operazioni di trading.

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  • Revisore:

    Giornalista e imprenditore digitale dal 2008, è fondatore della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., editore proprietario di Giocareinborsa.net di cui ne è il direttore generale. Noto per essere proprietario della popolare testata giornalistica Criptovaluta.it®.

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