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10 Rischi di Giocare in Borsa e Soluzioni per Proteggersi

Se sei un trader, o un investitore, devi necessariamente conoscere i rischi di giocare in Borsa, ossia tutti gli aspetti che potrebbero portarti a vivere situazioni non belle, ma che al contempo fanno parte in modo diretto di quest’attività. Fare trading online, o investire in modo diretto su strumenti finanziari, può portare grandi soddisfazioni e nel corso della storia in molti sono riusciti ad ottenere guadagni considerevoli. Un aspetto accomuna tuttavia sia grandi che piccoli investitori: il dover necessariamente considerare la componente del rischio.

Con questo approfondimento, assieme ad un team di esperti di questo settore, abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione sui maggiori rischi di giocare in Borsa, proponendo una spiegazione dettagliata di ognuno. In seconda battuta, visioneremo tutte le soluzioni più importanti ed utili per poter mitigare la componente del rischio, nei limiti del possibile e puntare quindi al profitto. Sarà importante parlare di diversificazione, uso di stop loss e take profit e molto altro. Tutti strumenti che puoi utilizzare su piattaforme rigorose, del calibro di eToro (anche partendo da una demo gratuita).

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⚠️ Giocare in Borsa: rischi🪜 Grado di rischio (da 1 a 10)
Rischio di perdita di capitale9 su 10
Rischio di volatilità7 su 10
Rischio di liquidità7 su 10
Rischio di mercato (sistematico)8 su 10
Rischio specifico6 su 10
Rischio di inflazione7 su 10
Rischio di leverage8 su 10
Rischio di cambio5 su 10
Rischio di controparte5 su 10
Rischio psicologico6 su 10
I rischi di giocare in Borsa

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1. Rischio di perdita di capitale

Il rischio di perdita di capitale apre la classifica dei rischi di giocare in Borsa. Rappresenta di certo quello più conosciuto, perché si manifesta portando un abbassamento del capitale utilizzato prima dell’investimento. Questo significa che il valore dell’asset di esposizione (ossia su cui si è investito) è sceso con il passare del tempo, senza più riprendersi. Se questo avviene e l’investitore decide di vendere l’asset, allora registra una perdita, perché ottiene meno di quanto ha versato per l’acquisto.

  • Considerazione: il rischio di perdita può avvenire per vari fattori. La performance complessiva di un titolo azionario può peggiorare, portando ad un imminente crollo del suo valore. Stesso discorso vale anche per le criptovalute ed altri strumenti finanziari. Le condizioni economiche negative, la recessione, eventi imprevisti, notizie pessime, o fallimenti di mercato, possono portare anche alla perdita totale del capitale investito.

2. Rischio di volatilità

Il rischio di volatilità è strettamente correlato a quello di perdita, anche se non significa necessariamente che la posizione verrà chiusa in modo negativo. Il trader ha ancora tecniche e strategie che possono compensarla, per riuscire a ribaltare la situazione. In parole semplici, per volatilità si intende la variazione (più o meno repentina) dei prezzi di uno strumento finanziario, al rialzo ed al ribasso. Un mercato viene considerato più volatile quando gli sbalzi dei prezzi sono molto ampi.

  • Considerazione: la volatilità può essere innescata da diversi fattori, sia fondamentali che tecnici e riguardare tutti gli strumenti finanziari, compresi indici, materie prime, ETF e criptovalute. Un’alta volatilità può quindi comportare da una parte guadagni rapidi (a patto di saper cogliere le opportunità al tempo giusto) e dall’altra perdite maggiori, altrettanto rapide. Per questo motivo, lo scalping ed il day trading sono spesso utilizzati da trader esperti. Valuta sempre le oscillazioni tramite i grafici proposti da broker come eToro (vai qui per approfondire).

3. Rischio di liquidità

Parlare di rischio di liquidità significa parlare dell’impossibilità di vendere un determinato investimento, in modo rapido, quando si desidera farlo. In altri termini, quando si decide di vendere uno strumento, per chiudere una posizione, vi è un secondo operatore di mercato che è disposto ad acquistarlo. Quando questo acquirente non viene trovato con facilità, allora si incorre in questo rischio. Questo comporta che per riuscire a disfarsi dell’asset, è molte volte necessario abbassare ulteriormente i prezzi e subire quindi ulteriori perdite.

  • Considerazione: la liquidità può variare sulla base di molti fattori e cambia anche a seconda dello strumento finanziario che si è deciso di acquistare. Per fare un esempio, titoli azionari molto grandi ed influenti, come ad esempio Amazon, sono molto liquidi ed è abbastanza semplice trovare una controparte disposta ad acquistare. Di contro, titoli poco capitalizzati, o obbligazioni poco note, possono essere meno liquide. In tempi di crisi ed incertezza, tuttavia, anche strumenti tipicamente liquidi possono abbassare la loro liquidità.

4. Rischio di mercato (sistematico)

Il rischio sistematico di mercato, riguarda l’intero mercato e non una specifica asset class di interesse. Si tratta del rischio che genera e che scatena quasi sempre panico, con investitori che iniziano a vacillare e che cercano di comprendere come tutelare le proprie posizioni. In questo caso non si tratta di un sinolo segmento e non si può neanche parlare di diversificazione del portafoglio, a meno che non si selezionino strumenti finanziari rifugio molto forti.

  • Considerazione: alcuni specifici esempi di fattori di rischio di mercato possono riguardare cambiamenti nei tassi di interesse, recessioni economiche, inflazione, eventi politici globali (come guerre o instabilità internazionale) e disastri naturali, con un’influenza sull’economia significativa. Quando si verifica un evento di rischio sistematico, la tendenza generale del mercato è in down, e anche le aziende con fondamentali solidi possono vedere il valore delle loro azioni scendere nel corso del tempo.

5. Rischio specifico

Il rischio specifico non poteva non essere considerato all’interno dei principali rischi di giocare in Borsa. Si tratta del rischio associato ad una particolare azienda, strumento finanziario, o anche intero settore (gli stessi asset devono essere accomunati dallo stesso segmento). Contrariamente da quello di mercato, può essere lenito – come vedremo – con la diversificazione. Un buono studio, sia tecnico che fondamentale, permette di capire – in modo contestualizzato al periodo – quali asset class potrebbero essere maggiormente influenzati da questo rischio nell’imminente.

  • Considerazione: il rischio specifico può derivare da moltissimi fattori, come ad esempio una cattiva gestione aziendale, un progetto crypto associato ad un ecosistema che non decolla, ma anche alla crisi settoriale (si pensi ad esempio al down del mercato automotive durante la scarsità dei semiconduttori). Può altresì essere associato a crisi economiche di nicchia, problemi regolatori, l’emergere di un forte monopolista che affossa un settore e molto altro ancora.

6. Rischio di inflazione

Sappiamo che l’inflazione è l’aumento generico dei prezzi di servizi e beni in una determinata economia. Associare il rischio di inflazione al mondo degli investimenti (giocare in Borsa), significa parlare della possibilità che il tasso di rendimento dei propri investimenti risulti minore del tasso di inflazione. Così facendo, anche se il valore nominale delle esposizioni aumenta, il loro potere d’acquisto reale (ovvero la quantità di servizi e beni che si possono comprare con quel denaro) diminuisce con il passare del tempo.

  • Considerazione: proviamo a fare un rapido esempio. Mettiamo caso che uno specifico investimento genera un rendimento del 2% all’anno, ma l’inflazione è riportata al 3%. Il potere d’acquisto del capitale investito sta effettivamente diminuendo dell’1% all’anno. Per proteggersi dal rischio di inflazione, gli operatori del mercato spesso cercano asset che hanno dimostrato, nel corso della storia, di poter superare l’inflazione a lungo termine, come alcune tipologie di titoli, materie prime, o (meglio ancora) obbligazioni indicizzate all’inflazione.

7. Rischio di leverage

perché abbiamo inserito la leva finanziaria tra i rischi di giocare in Borsa? Il leverage, detto anche effetto leva, permette di operare sulla Borsa utilizzando capitali presi in prestito. Si parla quindi di margine di credito da parte di un broker, o di una società che permette di utilizzare la leva. Tutto ciò per incrementare la dimensione delle proprie esposizioni sull’investimento. La leva può quindi moltiplicare i profitti, ma – di contro – moltiplicare drasticamente anche le perdite ed i rischi.

  • Considerazione: il rischio di leva finanziaria può aumentare all’aumentare del leverage. Ad esempio, con una leva x2, si raddoppiano le possibilità di guadagno e di parallela perdita. I rischi vengono aumentati quando si parla di leva massima, per specifici asset secondo le regole ESMA, che per gli utenti al dettaglio può arrivare a x30. In casi estremi, le perdite possono addirittura superare l’investimento iniziale, costringendo a dover rimborsare tutto il prestito. Un sistema molto utilizzato da chi vuole giocare in Borsa con pochi soldi, ma pieno di insidie.

8. Rischio di cambio

Non tutti gli investimenti avvengono su asset denominati nella valuta corrente dell’investitore. Il rischio di cambio avviene proprio quando ci si espone su strumenti finanziari associati ad una valuta estera diversa dalla propria. Le oscillazioni dei tassi di cambio tra valute possono in questo caso influenzare in modo importante il valore dell’investimento quando viene riconvertito successivamente nella valuta nazionale. Il valore del profitto potrebbe quindi risentirne, peggio ancora in caso di perdita, qualora le condizioni sui cambi non risultino favorevoli.

  • Considerazione: supponiamo di essere un trader italiano e di voler comprare azioni di una società americana. Se il valore del dollaro USD si deprezza rispetto all’euro (EUR), nel lasso temporale in cui possiedo le azioni, allora anche se il prezzo corrente del titolo espresso in dollari aumenta (o rimane almeno invariato), il valore di quell’investimento specifico (in euro) diminuirà, sempre in caso di effettiva conversione. Di contro, tuttavia, se il dollaro si deprezza, allora il valore dell’investimento può aumentare.

9. Rischio di controparte

Il rischio di controparte avviene quando una delle parti coinvolte nel processo di scambio, ossia nella transazione finanziaria, decide di non portare avanti la commessa e non adempie ai propri obblighi contrattuali. In altri termini, è il rischio che la controparte (ossia chi c’è dall’altro lato dell’operazione), non voglia, o non sia concretamente più in grado di rispettare i termini dell’accordo. Si tratta di un problema abbastanza comune, che tuttavia non avviene se si utilizzano piattaforme professionali basate.

  • Considerazione: il rischio di controparte è rilevante in determinate tipologie di transazioni finanziarie, come ad esempio derivati (opzioni, swap e futures), dove due parti si impegnano a scambiarsi flussi di denaro, o altri asset ad una determinata data. Ancora, possono avvenire su transazioni OTC (over the counter), ossia quando le transazioni avvengono in modo diretto, senza passare attraverso una Borsa valori. Per ultimo, si ricordano i prestiti dei titoli ed il fallimento di un broker, o istituto finanziario.

10. Rischio psicologico

Il rischio psicologico, o emotivo, chiude la lista dei principali rischi di giocare in Borsa. In questo caso, il trend si lascia influenzare dalle proprie emozioni e rischia quindi di aprire posizioni (chiudere, o modificarle) in modo irrazionale e senza una logica di base. Così facendo, il rischio di perdita diventa importante e non vi è neanche la possibilità di poter ribaltare una potenziale situazione negativa in una situazione positiva. Si tratta di un rischio associato quasi sempre a chi vuole giocare in Borsa da principianti.

  • Considerazioni: supponiamo che una determinata posizione vada in rosso, sulla base di crolli di mercato e fattori generici associati all’economia. Il rischio psicologico fa si che l’utente chiuda immediatamente la posizione, registrando quindi delle perdite, senza cercare prima di comprenderne i motivi e se sia possibile o meno attuare delle strategie per controbilanciare la posizione, o ribaltarla a proprio favore. In questo caso, la perseveranza, ma soprattutto l’esperienza e la capacità di saper leggere i trend al ribasso (le negatività), ne fanno da padrona. Fare pratica su conti demo (vai qui per averlo gratuitamente), risulta fondamentale.

Come proteggersi dai rischi di giocare in Borsa?

Chi vuole giocare in Borsa per guadagnare deve necessariamente mettere in conto tutti i rischi che abbiamo elencato nel corso del nostro approfondimento informativo. Un aspetto è tuttavia doveroso aggiungerlo: è possibile lenire e mitigare i rischi di giocare in Borsa, utilizzando alcune tecniche ed accortezze.

Come proteggersi dai rischi di giocare in Borsa
Come proteggersi dai rischi di giocare in Borsa

Scopriamole a seguire, anche grazie al supporto dei nostri analisti:

  • diversificazione del portafoglio: si basa sull’esposizione del capitale su una varietà di asset (azioni di diverso genere, di diverso settore, obbligazioni, criptovalute e così via), per ridurre l’impatto negativo potenziale delle performance di un unico investimento (serve quindi per controbilanciare investimenti differenti);
  • definizione di un orizzonte temporale: si deve avere ben a mente l’obiettivo di investimento associato all’arco temporale (cioè entro quando si prevede di raggiungere il profitto). Gli investimenti a lungo termine hanno solitamente una maggiore tolleranza alla volatilità a breve termine;
  • impostazione di limiti di perdita (stop loss): si tratta di uno strumento, messo a disposizione da broker noti, come eToro (vai qui), che ti permette di stabilire a monte un prezzo al quale vendere un asset, ossia al raggiungimento di una soglia;
  • dollar-cost averaging: si basa sull’investire una somma fissa di denaro ad intervalli regolari (si può in questo caso parlare anche di PAC, ossia piani di accumulo del capitale), cosi da ridurre il rischio di acquistare un titolo al suo massimo;
  • evitare decisioni emotive: espetto che si collega alla psicologia del trading e che si basa sul cercare di non aprire, modificare, o chiudere posizioni dettate dall’impulsività, ossia cercare di non lasciarsi influenzare dal panico durante fasi di ribasso e dall’euforia durante periodi di crescita;
  • formazione continua: gli investitori esperti e chi continua ad imparare, hanno molta più probabilità di riuscire a gestire i rischi, perché riescono a leggere ed interpretare i trend di mercato in modo ottimale, evitando così (nei limiti del possibile), più perdite rispetto agli investitori che non hanno esperienza.

Conclusioni

In conclusione, dopo aver visionato i rischi di giocare in Borsa, teniamo a puntualizzare un ultimo aspetto conclusivo, valido per tirare le somme. Mai come in questo caso, diventa importante conoscere il proprio profilo di rischio.

Valutare la propria tolleranza al rischio e scegliere investimenti che siano in linea con essa, è di fondamentale importanza. Una volta che hai compreso la tua propensione, allora puoi selezionare l’asset class più adatta e procedere con le tue strategie, anche magari partendo da un comodo conto demo. Lo stesso si basa sull’utilizzo di capitali virtuali e quindi non incorri in nessun rischio concreto. Può essere un ottimo sistema per comprendere a pieno le diverse tipologie di rischio, ma anche per prendere dimestichezza con la piattaforma in modo graduale.

FAQ

Mostriamo alcune domande frequenti, che ci sono pervenute in redazione, sui rischi di giocare in Borsa.

Quali sono i rischi di giocare in Borsa?

Dopo l’attenta valutazione e ricerca, condotta con una metodologia oculata, tra i principali rischi di giocare in Borsa possiamo ricordare: perdita di capitale, volatilità, liquidità, sistematico, specifico, inflazione, rischio leverage, cambio, controparte e psicologico.

Come tutelarsi dai rischi di giocare in Borsa?

Per tutelarti dai rischi di giocare in Borsa, gli esperti consigliano di attuare alcune strategie specifiche, ossia la diversificazione, di utilizzare strumenti specifici, come ad esempio stop loss e di continuare ad imparare e studiare, senza lasciarsi trascinare dall’emotività e dalle emozioni.

Quanto si può perdere a giocare in Borsa?

Giocare in Borsa può portare profitti, ma anche perdite importanti anche se non è possibile stabilire con certezza tutto ciò. In linea generale, considera che puoi perdere anche tutto il capitale messo a disposizione. Le perdite possono anche superare l’investimento iniziale, qualora si utilizzi la leva finanziaria.

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  • Revisore:

    Alessio Ippolito è giornalista e imprenditore digitale dal 2008, è fondatore della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., editore proprietario di Giocareinborsa.net di cui ne è il direttore generale. Noto per essere proprietario della popolare testata giornalistica Criptovaluta.it®.

  • Laureato in Economia e Management Internazionale, è attivo nel settore degli investimenti da oltre 5 anni. Nel corso degli anni ha maturato diverse skill su diverse tipologie di asset class, tra cui crypto, guide e recensioni sulle piattaforme di trading online, sistemi di investimento moderni, robot e trading automatico.