Pubblicato il da Alessio Ippolito - Ultimo aggiornamento il
Vendita allo Scoperto
La vendita allo scoperto permette di vendere titoli che non si hanno in portafoglio, allo scopo di puntare su una loro futuro ribasso. È uno strumento da qualche anno disponibile anche per i piccoli e i piccolissimi investitori, che apre a possibilità di investimento positivo anche quando i mercati sono in trend negativo.
Con la vendita allo scoperto prendiamo posizione all’inverso: puntiamo infatti sul ribasso del valore di un titolo, di una valuta, di una materia prima o di una criptovaluta.
La vendita allo scoperto è disponibile oggi anche per chi non ha capitali importanti da investire e ricorre ad intermediari standard, senza essere seguito necessariamente da un promotore finanziario o dai servizi premium di una banca.
In molti, soprattutto tra la stampa non specialista e scandalistica (anche quando non dovrebbe esserlo) vedono nello short selling (questo il nome della vendita allo scoperto della vendita allo scoperto) un pericoloso strumento di speculazione. In realtà, come vedremo nel corso di questa specifica guida, la vendita allo scoperto altro non è che che un investimento al pari dell’acquisto. Che non danneggia nessuno e che anzi ha degli effetti positivi sulla formazione del prezzo.
Vendita allo scoperto – principali caratteristiche introduttive:
Quanto costa: | 💰Commissioni di trading classiche: spread e overnight |
É rischiosa: | ❌Sì, ma dipende dal titolo sottostante |
Conviene: | Si – in fasi di mercato ribassista📉 |
Come si inizia: | 🚀Aprendo un conto dimostrativo gratis |
Migliori piattaforme: | 🥇Migliori piattaforme per Short Selling |
Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
⛔Esistono truffe: | Si – scegli solo piattaforme regolamentate |
Cos’è la vendita allo scoperto: definizione
La vendita allo scoperto è la cessione di titoli dei quali non si è proprietari. Tecnicamente vengono presi in prestito da terzi, ai quali andranno poi restituiti alla chiusura della posizione, tenendo la differenza di prezzo negativa come nostro guadagno. L’operazione è molto complessa, così come lo è la definizione di questo tipo di operazioni.
Prima di scomporre la definizione di vendita allo scoperto, ricordiamo che i broker più moderni oggi la offrono senza alcun tipo di complicazione per chi la utilizza. Comprare o vendere allo scoperto è esattamente la stessa cosa, almeno a livello pratico.
- Cessione di titoli
Sì, quando vendiamo allo scoperto stiamo vendendo delle azioni o altri tipi di titoli a prezzo di mercato. Stiamo affermando di essere disponibili a cedere il titolo suddetto al prezzo attuale, anche non avendolo in portafoglio. Perché facciamo questo? Perché riteniamo che il prezzo di vendita di oggi sia più alto di quello futuro.
Ma se non abbiamo in portafoglio tali titoli – in altre parole se non ne siamo proprietari – come facciamo a vendere un titolo pensando che avremo da guadagnarci nel futuro? Qui subentra il concetto di scoperto, che poi altro non è che un prestito di titoli da terzi.
- Allo scoperto
Allo scoperto altro non vuol dire che stiamo vendendo titoli dei quali non siamo in possesso. Tecnicamente, almeno fino a qualche tempo fa, i broker prendevano in prestito titoli da un terzo, per consegnarceli, affinché li potessimo vendere. Successivamente, alla chiusura della posizione, avremmo riacquistato i titoli (a prezzo si spera più basso), per riconsegnarli al prestatore.
- Puntando al ribasso
Tutto questo sistema ha come utilità principale quello di poter giocare in borsa puntando al ribasso del prezzo del titolo. Tramite vendita allo scoperto possiamo pensare di avere profitti anche quando i mercati sono in calo. O quando ci aspettiamo una notizia particolarmente disastrosa per un’azienda o per una determinata materia prima. Il meccanismo tramite il quale possiamo ottenere profitti su un titolo in discesa, tramite appunto la vendita allo scoperto, sarà più chiaro nel corso della nostra guida.
- Differenza di prezzo negativa come nostro guadagno
Tutto il concetto di vendita allo scoperto ruota intorno alla possibilità di fare profitti mentre un titolo scende. È proprio per questo che andiamo a scegliere lo short sellinginvece che ordini classici di acquisto. Cosa rimane a chi investe con la vendita allo scoperto? La differenza di prezzo negativa, che diventa però in questo caso positiva. Se il titolo che abbiamo acquistato dovesse perdere 200 euro di valore in borsa, per chi vende allo scoperto questo si trasformerebbe in 200 euro di guadagno.
Come funziona lo “Short Selling”
Lo short selling ha un funzionamento soltanto all’apparenza complesso, perché in realtà si tratta di un passaggio in tre parti, che oggi è gestito in modo automatico dal broker, che si fa carico di tutte le operazioni, lasciando a noi la possibilità di vendere allo scoperto con un solo click.
- Apriamo la nostra posizione
Tutto comincia quando decidiamo di aprire la nostra posizione short. Facciamo accesso al nostro broker e clicchiamo su vendi, in corrispondenza dell’asset che ci interessa vendere allo scoperto. Inseriamo la quantità di denaro che vogliamo investire e lasciamo che il nostro ordine parte.
- Il broker prende in prestito azioni da terzi e le vende
Qui entra in gioco il broker. Per soddisfare la nostra posizione ottiene in prestito dei titoli da terzi – tipicamente delle banche o dei fornitori di liquidità – e li vende ai prezzi di mercato. La somma ricavata viene “congelata“, perché come vedremo, ci servirà più avanti per riacquistare i titoli da restituire.
- Chiudiamo la posizione
Quando riterremo che sia il caso, andremo a chiudere la nostra posizione. Il broker effettuerà il calcolo e ci restituirà la differenza tra il prezzo iniziale e il prezzo di vendita attuale.
- Il broker compra e restituisce le azioni
Il broker comprerà (senza che noi vediamo nulla di questo processo) le azioni da restituire e le restituirà a chi ce le aveva prestate. Si è chiuso il circolo dello short selling, che ci permette di guadagnare quando il prezzo si abbassa e viceversa, ovvero di perdere quando il prezzo si alza. Perché questo? Perché se abbiamo preso in prestito azioni che valevano nel complesso 1.000$ e al momento della chiusura valgono 800$ accade che il broker le riacquista per 800$, mentre noi avevamo impegnato 1.000 USD. E quindi ci troveremo con 200$ di differenza nel nostro conto.
Quando accade il contrario, ovvero quando il broker deve riacquistare azioni che sono diventate nel frattempo più care, non rimane che coprire la differenza con il nostro capitale. Immaginiamo di aver acquistato le stesse azioni che nel complesso valgono 1.000 USD. Oggi, al momento della chiusura della nostra posizione, valgono però 1.200 USD. IL broker dovrà riacquistare lo stesso numero di azioni, spendendo 200$ in più per restituirle. E questa sarà la nostra perdita.
- Quando il nostro capitale non può coprire la perdita
A questo punto è più che lecito chiedersi cosa avviene quando il broker non ha capitale nostro a sufficienza per chiudere la posizione e restituire le azioni ottenute in prestito.
Le normative ESMA impongono una chiusura della posizione non la perdita della posizione in un dato momento è superiore al capitale che abbiamo impegnato. Non avremo dunque il rischio di perdere più di quanto investito.
Come speculare in borsa al ribasso: alcuni esempi pratici
Come si specula in borsa al ribasso? Le spiegazioni teoriche sono più che utili per comprenderne il funzionamento, ma rimane assolutamente necessario fare pratica per capire come muoversi davvero. Per questo faremo due diversi ordini di prova per imparare a speculare con questo tipo particolare di posizioni.
- Come scegliere un titolo sul quale investire al ribasso?
Ci sono diversi metodi che abbiamo a disposizione per individuare dei titoli che potrebbero perdere valore e che dunque possono essere utili per andare ad investire al ribasso con buoni risultati. Ne indicheremo qualcuno, con la possibilità di integrare anche i diversi metodi a caccia di titoli che possono essere interessanti per la vendita allo scoperto.
L’analisi tecnica: è il tipo di analisi che possiamo impostare per fare previsioni di breve periodo. È composta da decine di indicatori e di oscillatori, che possiamo utilizzare in combinazione per individuare come si muoveranno, se al ribasso o al rialzo, determinati titoli.
Tra i più immediati troviamo le nuvole di Ichimoku, che hanno il grande pregio di indicarci graficamente quale sia il trend previsto sul breve periodo, anche se non si hanno grandi conoscenze a riguardo.
Anche le medie mobili possono essere di grande aiuto per chi vuole un’analisi di breve periodo semplice da leggere. Servono a confermare l’andamento di un determinato trend e quando troviamo la ripetizione del negativo sul negativo, può essere il momento di investire.
Applicare sui grafici questi indicatori è semplice. Su eToro basterà scegliere il titolo, cliccare Grafico e successivamente andare a inserire gli indicatori che ci interessano maggiormente tramite l’apposita icona. Potremo inserire quanti indicatori vogliamo.
Proviamo ad esempio a capire se le Azioni Apple in questo momento possano essere di interesse per chi vuole investire allo scoperto. Accediamo a eToro con il nostro conto demo – il link permetterà di aprirlo se non lo abbiamo già fatto e cerchiamo tramite la barra AAPL. Clickiamo poi su GRAFICO e poi sull’icona dell’evidenziatore a grafico. Scegliamo STUDI 1 e applichiamo ICHIMOKU CLOUDS. Il grafico indica in questo caso verde e il seguito di un trend rialzista, confermato appunto dalle linee di trend. Bisognerà cercare allora un altro titolo per fare trading allo scoperto!
- L’analisi fondamentale è altrettanto importante
L’analisi fondamentale può essere utile per andare a valutare la tenuta del prezzo sul lungo periodo di un determinato titolo. In questo caso sarà utile, anche per farne un’analisi approssimata, di conoscere valori come EBITDA, P/E Ratio, bilancio, guadagni per singola azione e altri tipi di dati che troviamo nella sezione statistiche di ogni titolo di eToro.
Imparare a fare trading sul lungo periodo con l’analisi fondamentale non è un processo immediato e non esistono strumenti per fidarsi al volo di un trend negativo. Ma iniziare da questi dati che abbiamo elencato può essere di sicuro aiuto a chi vuole muoversi in questo senso.
- Vendere allo scoperto azioni American Airlines con eToro
L’esempio che facciamo in questo caso è con le azioni Lufthansa, che sono tra quelle che hanno perso maggiormente durante la crisi COVID 19. Lo faremo con il conto demo gratis di eToro, conto che ci permette di investire con capitale virtuale e senza nessun costo, fino a quando ci sentiremo pronti per investire con capitale reale.
APRIAMO LA DEMO: se non lo abbiamo ancora fatto, è ora il momento giusto per aprire un conto dimostrativo gratuito con eToro. Inseriamo un nickname, il nostro indirizzo mail e una password per aprire il conto. Riceveremo nel giro di pochi secondi una mail di conferma. Clickiamo sul link, completiamo con i dati mancanti che ci chiederà il broker e saremo pronti da subito a fare trading con il nostro capitale virtuale.
SCEGLIAMO LE AZIONI LUFTHANSA: farlo non è difficile. Il nostro broker ha organizzato in modo assolutamente razionale le azioni al suo interno – pur vantando oggi oltre 2.100 titoli a listino. Andiamo a sinistra su Mercati. Poi dalla pagina principale andiamo a scegliere Azioni e poi Scambi. Lufthansa è scambiata a Francoforte e dovremo pertanto scegliere il listino conseguente. Scorriamo il listino fino a trovare LHA e clickiamo su VENDI.
VENDIAMO ALLO SCOPERTO: dalla schermata di ordine dovremo selezionare VENDI (nel caso in cui non fosse già selezionato), inserire volumi, segnalare stop loss e take profit nel caso in cui dovessimo averne bisogno, e poi cliccare su IMPOSTA ORDINE. Avremo venduto allo scoperto le nostre prime azioni Lufthansa.
- Vendere allo scoperto petrolio con Capital.com
Il petrolio è stato protagonista di una delle maggiori occasioni per fare trading allo scoperto negli ultimi anni. Il suo prezzo è arrivato a zero (e in alcuni mercati anche sotto zero), garantendo guadagni molto importanti a chi si era mosso per tempo con la vendita allo scoperto. Pertanto non possiamo che fare un ulteriore esempio di vendita allo scoperto su questo titolo, con il conto demo gratis del broker Capital.com.
APRIAMO UN CONTO DEMO: qui si apre il conto demo di Capital.com – conto che mette a disposizione 1.000 USD per fare trading allo scoperto o anche in modo classico senza impegni. Basta inserire un indirizzo e-mail e una password per ottenere il conto. In pochi secondi saremo dentro la piattaforma.
CERCHIAMO I CONTRATTI SUL PETROLIO: per farlo sarà molto semplice. O scorriamo i listini a sinistra alla ricerca di OIL MARKETS, oppure utilizziamo la barra di ricerca, mettendo OIL. Troveremo così sia CRUDE OIL – che è il petrolio texano – oppure BRENT OIL, che è il petrolio europeo. Per questo esempio opereremo sul petrolio texano. Clickiamo su VENDI in corrispondenza della linea di Crude Oil.
ORDINE: l’ordine sarà già impostato sulla vendita. Potremo impegnare il volume che preferiamo, calcolato in barili, così come potremo impostare vendita automatica ad un certo prezzo, chiusura con perdita automatica o con profitto. Quando tutto sarà impostato secondo le nostre convenienze, tclickiamo su VENDI per partire con la nostra vendita allo scoperto di petrolio.
Chi perde e chi ci guadagna con la vendita allo scoperto?
I mercati non sono necessariamente dei giochi a somma zero, il che matematicamente vuol dire che ad un nostro guadagno non corrisponde necessariamente la perdita della nostra controparte.
Quando vendiamo un titolo in un certo momento, lo stiamo cedendo a chi vuole acquistarlo al prezzo fissato dal mercato. Questa persona potrebbe avere l’occasione per venderlo ad un prezzo più alto (e dunque guadagnarci), semplicemente muovendosi su orizzonti temporali diversi dai nostri.
Allo stesso modo chi ci vende i titoli da restituire al momento della chiusura della posizione ha interesse in quel momento a cedere i titoli stessi. E potrebbe guadagnarci o perderci rispetto ad una posizione che aveva aperto precedentemente.
Pertanto è assolutamente inutile valutare in termini di guadagno e perdita diretta ogni operazione che faremo con la vendita allo scoperto. Riteniamo che si debba necessariamente valutare con respiro più ampio e partire dalla considerazione che, sul lungo periodo, il mercato può essere vantaggioso per tutti.
Sincronizzare le posizioni di acquisto e vendita non ha alcun senso, così come non avrebbe alcun tipo di senso farlo con operazioni di acquisto classiche.
Quando conviene usare la vendita allo scoperto?
La vendita allo scoperto è conveniente ogniqualvolta il titolo perde valore. È una tipologia di investimento completamente speculare all’acquisto classico e che possiamo sfruttare quando prevediamo un trend negativo.
- Aiutarsi con l’analisi tecnica per il breve periodo
Chi vuole fare trading con strategie più dinamiche non deve rinunciare alla vendita allo scoperto. Indicatori e oscillatori permettono di individuare anche trend ribassisti di breve periodo. E qui entrerebbe in gioco la vendita allo scoperto, che permetterebbe di sfruttarli.
- Per il lungo periodo con l’analisi fondamentale
L’analisi fondamentale invece può permetterci di individuare quando un titolo è sovraprezzato e dunque dovrebbe perdere valore sul lungo periodo. Anche in questo caso può essere conveniente utilizzare la leva allo scoperto, che ci permette di approfittare proprio del calo di valore e di prezzo dell’azienda sulla quale abbiamo puntato. Oppure ancora su altri tipi di asset che abbiamo già elencato.
Quando NON conviene usarla?
La vendita allo scoperto è maggiormente rischiosa nei momenti di grande volatilità e senza che si sia tracciato un trend chiaro. Intervenire sul mercato, a tutto forza, con questo strumento, è molto rischioso quando i mercati fanno registrare ampi volumi e forti spostamenti di prezzi in entrambe le direzioni.
Sono poi le stesse situazioni che presentano rischi importanti per chi investe in modo classico, ovvero puntando sul rialzo del titolo. Pertanto valgono in primo luogo le stesse identiche raccomandazioni che si fanno quando investiamo al rialzo: volatilità dei prezzi e trend poco netti rendono il trading poco conveniente, nel senso di maggiormente rischioso.
Inoltre, dato che la vendita allo scoperto è negoziata tramite CFD, ci sono le commissioni overnight di cui tenere conto. I costi crescono, seppur in modo molto contenuto, all’allungarsi dell’investimento. Le commissioni overnight sono commissioni che si pagano ogni giorno, in termini di interessi sulla somma investita, che sono di piccola entità, ma che scattano inesorabili ogni giorno alle 23:00.
Pertanto la vendita allo scoperto offre un vantaggio, seppur marginale, a chi opera su orizzonti più ristretti e apre e chiude posizioni all’interno della stessa giornata di trading.
Rimane sconsigliata la vendita allo scoperto per chi vuole investire senza una precisa strategia e sopratutto senza aver individuato chiaramente dei trend prima di puntare anche soltanto 1 euro. Anche questa è un’indicazione valida anche per chi investe in modo classico.
Migliori piattaforme per vendita allo scoperto
eToro – qui per il sito – è un broker europeo dotato di regolare licenza, che offre sin dai suoi esordi vendita allo scoperto su tutti i titoli che offre a listino. Pregio massimo di questa piattaforma è la semplicità d’uso. Basta infatti un click, come nel caso dell’acquisto, per entrare in modalità short e dunque puntare sul ribasso.
eToro offre più di 2.100 titoli sui quali investire allo scoperto, tra azioni, coppie Forex, criptovalute, materie prime ed ETF. In aggiunta è esclusivista per quanto concerne il CopyTrading, sistema che permette di copiare i migliori trader con un solo click, come se fossero dei portafogli di investimento dinamici. eToro è inoltre un broker che offre una piattaforma proprietaria, accessibile via web e dunque **compatibile con tutti i sistemi operativi.
Si può testare in demo completamente gratuita, con 100.000$ di capitale virtuale liberamente rinnovabili e con tutti i servizi che vengono proposti anche nella versione con capitale reale.
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Voto: | 10/10 |
Guida: | eToro recensione e opinioni |
Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Anche Capital.com – qui per il sito – offre un sistema molto diretto per fare vendita allo scoperto, che è disponibile su tutti gli oltre 3.000 titoli che questo broker offre a listino. Anche qui si può investire in Forex, Azioni, Criptovalute, Materie Prime, nonché una selezione minima di ETF e anche di Futures. Buona anche la presenza di indici, che permette di scegliere dai migliori indici di borsa su scala mondiale.
Capital.com offre una piattaforma proprietaria ad accesso tramite browser, anche questa pertanto compatibile con tutti i dispositivi e i sistemi operativi. Ottimo anche il sistema per l’analisi del portafoglio tramite intelligenza artificiale, un sistema che permette di ridurre gli errori nella composizione del portafoglio e migliorare i profitti.
Capital.com offre una demo gratis con 1.000$ di capitale sempre rinnovabili, che permette di investire liberamente sulla maggior parte degli asset che questo broker offre.
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Guida: | Capital.com recensione e opinioni |
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FP Markets – qui per il sito – è un broker australiano ma da tempo attivo anche in Europa con una licenza regolare, FP Markets propone oltre 11.000 titoli che permettono di fare trading su Forex, Azioni, Materie Prime, Criptovalute, Bond e Indici. Un broker che è tra i preferiti dai professionisti, perché permette di fare trading su tanti titoli e soprattutto con le due piattaforme migliori per chi vuole il top dell’analisi.
FP Markets infatti si basa su MetaTrader per la sua versione CFD, aggiungendo IRESS per la versione di trading in modalità DMA Pricing. Un broker che inoltre fa vanto di spread – e dunque di commissioni – molto ridotte, che permettono a tutti di investire spendendo il minimo indispensabile, soprattutto sui titoli maggiormente trafficati.
FP Markets offre una demo gratis, che propone accesso a tutti i servizi del broker e soprattutto alla grande piattaforma MetaTrader, già predisposta per la vendita allo scoperto.
Broker | FP Markets |
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Guida: | FP Markets recensione e opinioni |
Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Trade.com – qui per il sito – propone in CFD oltre 2.300 titoli, offrendo al contempo sia la possibilità di fare trading con la sua piattaforma proprietaria, sia di affidarsi invece ai servizi di MetaTrader. Per entrambe le modalità sono disponibili vendite allo scoperto su tutti i titoli presenti a listino.
Un broker 100% legale e che permette di fare trading nel massimo della sicurezza, con una ottima storia alle spalle e la possibilità di integrare anche servizi esterni, come quelli di Trading Central. Un’ottima alternativa ai broker che abbiamo già citato, con una buona profondità di mercato sui principali listini e da sempre uno dei più completi, anche per operazioni non classiche come la vendita allo scoperto.
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Guida: | Trade.com recensione e opinioni |
Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
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Con IQ Option possiamo fare trading su più di 300+ titoli attraverso una piattaforma proprietaria, accessibile via web e scaricabile per i principali sistemi operativi. Semplice e di immediato utilizzo e con una funzionalità unica almeno rispetto alle altre già citate: la possibilità di interagire con altri utenti tramite un comodo sistema di chat.
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Guida: | Trade.com recensione e opinioni |
Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
In cosa è possibile investire al ribasso?
Si può investire al ribasso su qualunque tipo di asset sia quotato da broker che offrono CFD. La vera differenza sull’accesso o meno a qualche tipo di titolo è relativa alla modalità di trading e non al tipo di mercato.
- Trading allo scoperto sul Forex
Il trading allo scoperto o investimento al ribasso è per forza di cose insito nel mondo del Forex. Basta analizzare la composizione di una coppia per rendersi conto di come in realtà, quanto operiamo su una coppia Forex, se non avessimo a disposizione l’investimento al ribasso avremmo soltanto il 50% delle possibilità.
Immaginiamo di voler investire sul dollaro contro l’Euro, ovvero di ritenere che il dollaro si apprezzerà nei confronti della valuta dell’UE. L’unica coppia che viene quotata sui mercati a riguardo è EUR/USD, con la posizione delle coppie che indica che acquistando questa coppia stiamo puntando al rialzo di EUR. Se invece operiamo con la vendita allo scoperto su questa coppia, stiamo puntando sul dollaro USA.
- Investire al ribasso sulle azioni
Tutti i broker che permettono di investire sulle azioni tramite CFD offrono anche vendita allo scoperto. Tramite questo strumento possiamo investire sul ribasso di un determinato titolo, quando gli indicatori dovessero segnalare un trend ribassista sul breve periodo. Oppure ancora quando pensiamo che l’azienda sia sovraprezzata e dovrebbe pertanto perdere valore sul medio e lungo periodo.
- Materie prime
Chi segue le materie prime sa che sono degli asset molto volatili e che in determinate circostanze possono avere anche dei crolli verticali. Anche in questo caso la vendita short è uno strumento di grandissima qualità, al quale possiamo liberamente ricorrere per sfruttare questo tipo di trend.
Dal recente crollo – in piena pandemia COVID – del petrolio hanno potuto giovarsi tutti quegli investitori smart che hanno puntato proprio sul ribasso del greggio.
- Criptovalute
Anche le crypto sono asset che alternano piuttosto rapidamente trend positivi e trend negativi. Immaginiamo di avere uno strumento a disposizione che ci permetta di investire con profitto non solo quando Bitcoin sale, ma anche quando ha i crolli momentanei al quale ci ha abituato. Così si moltiplicano le occasioni di investimento per chi opera su questo mercato, che è uno di quelli ideali sui quali investire con questo strumento.
- ETF, quando i broker li offrono
Diversi broker offrono anche contratti CFD sugli ETF, il che apre alle possibilità di cui sopra, ovvero di puntare sul ribasso di valore del portafoglio indicato dal titolo stesso.
Non ci sono limiti a livello di asset, lo ripetiamo, per chi vuole operare allo scoperto. Qualunque tipo di titolo venga infatti scambiato tramite CFD, può essere oggetto di vendita allo scoperto.
Questo a patto che non ci siano limitazioni temporanee a questo tipo di scambi, che come avremo modo di vedere più avanti, vengono talvolta imposte in occasione di grandi crisi (anche se gli stati possono limitare gli scambi soltanto su listini azionari di loro competenza).
Quando è vietata la vendita allo scoperto?
Capita ciclicamente che gli enti che governano le borse nazionali impongano uno stop alla vendita allo scoperto. Questo si è verificato anche in Italia – con CONSOB che ha interrotto per diverse settimane la vendita allo scoperto sui titoli quotati a Piazza Affari.
- Cosa accade quando la vendita allo scoperto viene vietata
Quando la vendita allo scoperto viene vietata, non è in genere possibile aprire posizioni di questo tipo anche presso i broker che tipicamente le offrono. Ricordiamoci però che le decisioni di CONSOB, di FCA nel Regno Unito o di BaFIN in Germania possono limitare le vendite allo scoperto soltanto nel loro paese e sui titoli quotati nella loro borsa.
I broker legali in genere danno seguito a questo tipo di obbligo e sospendono la possibilità di investire allo scoperto. Le posizioni invece già aperte in genere non subiscono limitazioni.
- Perché gli enti regolatori vietano la vendita allo scoperto?
Come è dimostrato da un’ampia letteratura accademica a riguardo, in realtà non vi è nessun tipo di ragione razionale per interrompere le vendite allo scoperto su un determinato mercato.
Il discorso fatto dagli enti regolatori – apparentemente logico – è che le vendite allo scoperto possano contribuire a spostare il prezzo molto più rapidamente verso il basso. E che dunque impedire questo tipo di operazioni serva in qualche modo a tutelare la borsa di riferimento.
Nonostante la letteratura accademica abbia un deciso consenso sull’inutilità di queste misure, soltanto durante l’ultima crisi generale di mercato, nel marzo 2020 Italia, Spagna, Austria, Belgio, Francia e Grecia hanno sospeso le posizioni short sui loro mercati di riferimento. Cosa che ha avuto risultati particolarmente modesti – se lo scopo era quello dichiarato di contenere le perdite di valore.
Vendita allo Scoperto CONSOB
L’ultimo divieto imposto da CONSOB contro la vendita allo scoperto si è concluso il 18 maggio 2020. Il divieto è durato 2 mesi per tutti i titoli quotati a Piazza Affari, cosa che ha impedito a trader italiani e stranieri di operare in questo verso, a prescindere dal broker coinvolto.
Tutti i broker regolarmente registrati in Europa hanno dovuto dare seguito alla decisione e hanno interrotto, per tutto il periodo, la possibilità di fare vendita allo scoperto per investitori retail, istituzionali o professionali.
CONSOB si è sempre dimostrata, negli anni, la più reattiva in questo senso, ovvero l’ente di regolamentazione che con maggiore facilità proibisce questo tipo di negoziazioni.
Vale la pena di sottolineare però che mantenere posizioni short non è in nessun modo illegale e che i divieti di CONSOB colpiscono gli intermediari finanziari, che se registrati devono astenersi dal proporre contratti di questo tipo.
Curioso il fatto che Piazza Affari, insieme ad altre borse Europee, ha avuto le peggiori performance nel corso del 2020, nonostante un blocco alle vendite allo scoperto che è durato per 2 mesi.
Vendita allo scoperto Opinioni e Recensioni
Ulteriori opinioni e recensioni sulla vendita allo scoperto possono aiutarci ad avere un’idea maggiormente chiara dei pro e dei contro di questo strumento. Oltre alle opinioni della nostra redazione, faremo anche riferimento a terzi che possono raccogliere informazioni di buona qualità su questo tipo di strumento, come i forum migliori sui quali valutare la vendita allo scoperto.
Vendita allo scoperto forum migliori
I forum sono utilissimi per valutare in generale la vendita allo scoperto e anche per individuare insieme ad altri utenti i trend negativi che aprono a questo tipo di investimento. Ne abbiamo selezionati quattro, dove è possibile individuare informazioni utili sullo shorting.
- FinanzaOnline
Il primo forum in Italia per numero di discussioni e per iscritti. Sicuramente un ottimo forum anche per imparare ad usare gli strumenti fondamentali del trading, a prescindere da quale sia il broker che ce li offre. Sul forum si svolgono anche delle analisi condivise tra utenti che investono già utilizzando le posizioni short.
- InvestireOggi
Altro ottimo forum per mantenersi aggiornati sull’andamento di tutti i principali titoli a livello mondiale, scambiati sulle piazze più rilevanti. Anche qui, nelle sezioni appositamente presenti, diventa possibile discutere di vendite allo scoperto, sia a livello operativo generale, sia per scelta del momento e del titolo giusto per impiegare questo strumento.
- ForexUP
Anche se si occupa principalmente di Forex, questo Forum è un autentico scrigno per chi cerca approfondimenti da parte di utenti che fanno trading sul serio sui mercati. Diversi approfondimenti già presenti si occupano proprio di vendite short e possono essere chiarificatori per chi vuole investire con questo strumento. Consigliato a 360°, anche se il Forex non è il mercato che ci interessa maggiormente per fare trading.
- Investing.com
È presente un’ampia sezione commenti, nonché una sezione Forum anche in lingua italiana, dove possiamo discutere con altri utenti di tutto quanto concerne la vendita allo scoperto e i possibili trend negativi dei titoli. Ottimo, non solo per seguire le quotazioni, ma anche per valutare il momento giusto per vendere allo scoperto un determinato titolo.
Leggi anche: Giocare in borsa conviene? Opinioni, commenti e forum
La vendita allo scoperto è rischiosa?
La vendita allo scoperto è rischiosa nella misura in cui lo sono i titoli sui quali la applichiamo. Sebbene in moltissimi, soprattutto tra i non specialisti, la ritengano una forma di investimento destinata solo agli esperti, in realtà non esistono grandi differenze nel rischio rispetto all’investimento in acquisto. Quando può diventare eccessivamente rischiosa la vendita allo scoperto?
- News trading, soprattutto durante fasi convulse di mercato
Sono in molti a fare News trading, ovvero a prendere posizione su un titolo, short o long in concomitanza dell’uscita di notizie importanti su un titolo. Pensiamo a chi fa trading in attesa di una trimestrale oppure di un dato sulle economie nazionali. Il rischio qui è altissimo, perché andare contro il consenso vuol dire ignorare le previsioni di analisti che, di mestiere, prevedono proprio l’andamento di aziende e mercati. Non è consigliato farlo? Non è questo il punto. È rischioso farlo se non si hanno strumenti per analizzare? Assolutamente sì.
- Quando si scegliere un titolo rischioso rispetto agli altri
Non tutti i titoli sono uguali in relazione al profilo di rischio. Scegliere un titolo da cassettista implica dei rischi minori rispetto all’investimento in una start up che si è appena quotata in borsa. Il rischio della vendita allo scoperto è in un certo senso parallelo rispetto al rischio insito nel titolo stesso.
- Quando si usa leva eccessiva
Ricordiamoci che la leva finanziaria è uno strumento che può essere applicato anche alla vendita short. La leva ha il potere di moltiplicare l’andamento del titolo sia al rialzo che al ribasso. Il che vuol dire che se dovessimo applicarla al massimo su ogni asset, saremmo esposti effettivamente a rischi importanti. Moduliamola secondo le nostre necessità, anche quando investiamo con vendita allo scoperto.
- Teoricamente la perdita è illimitata, il guadagno limitato
Anche se questo è un cavillo da matematici. Con la vendita allo scoperto abbiamo un limite massimo di guadagno, che consiste nel titolo che arriva a valere 0,01 euro o dollari. Mentre il titolo può teoricamente salire all’infinito e dunque determinare una perdita potenzialmente infinita. In realtà come abbiamo già visto, i broker oggi sono obbligati a chiudere le posizioni in perdita oltre la soglia da noi stabilita. E comunque un ricorso allo stop loss ci permette di limitare anche questa eventualità.
Investire al ribasso è legale sempre?
I contratti CFD, che sono la garanzia della vendita allo scoperto, sono perfettamente legali. Il che vuol dire che non dovremmo preoccuparci – se abbiamo scelto un broker legale – della liceità di operazioni di questo tipo.
In realtà come abbiamo visto gli stati possono intervenire per bloccare, durante precisi periodi – la vendita allo scoperto sulle borse nazionali. In questo caso però – e potrebbe sembrare un cavillo da avvocati, la proibizione è a carico dei broker e non degli investitori.
Chi investe con un broker legale può essere certo del fatto che quando la vendita allo scoperto è sospesa, i broker si comporteranno di conseguenza. Un altro dei vantaggi che abbiamo nello scegliere broker con regolare licenza e che seguono le regole.
In via generale possiamo dormire tranquilli: nessuno verrà a multarci perché abbiamo usato la vendita allo scoperto – che è uno strumento completamente legittimo se vogliamo investire sui mercati offerti dai migliori broker.
Quanto serve per investire allo scoperto?
In realtà non serve molto, perché oggi i broker che la offrono hanno minimi di investimento molto ridotti. Si può partire, nel caso di Capital.com, anche soltanto da 20 euro per iniziare a fare trading con questo tipo di strumenti.
Anche IQ Option (che qui si può testare in demo gratis) offre la possibilità di aprire un conto reale con minimi molto bassi. In questo caso bastano infatti soli 10 euro e si può operare allo scoperto anche soltanto con 1 euro.
Anche gli altri broker che abbiamo segnalato si aggirano su somme comunque contenute per iniziare a fare trading anche con vendita allo scoperto.
Considerazioni finali
La vendita allo scoperto è un grande strumento per fare trading e per approfittare di eventuali trend negativi. Non è uno strumento turpe e non è uno strumento che distrugge economie e borse. Anzi, è un ottimo termometro che aiuta a stabilire il prezzo giusto di un’azione o di qualunque altro tipo di titolo.
Chi sceglie di operare con vendita allo scoperto può farlo oggi con broker idonei anche per i piccoli investitori, broker che offrono condizioni ideali su una vasta gamma di titoli.
Non approfittarne sarebbe sciocco, perché vorrebbe dire non ricorrere a uno strumento che permette di fare trading con profitto anche quando abbiamo trend negativi sui mercati o su specifici titoli. I rischi, come ogni tipo di investimento, vanno sempre valutati.
Vendita allo scoperto – domande frequenti
Che vuol dire vendere allo scoperto?
Vuol dire investire puntando al ribasso di un titolo finanziario. Quando scegliamo di vendere allo scoperto pensiamo che il titolo perderà valore – e otterremo un guadagno se questo avverrà.
Investire allo scoperto è rischioso?
Tutti gli investimenti sono in una certa misura rischiosi. I rischi insiti nella vendita allo scoperto non sono diversi, per intensità, dai rischi degli investimenti classici o al rialzo.
Quali broker offrono investimenti allo scoperto?
I migliori broker che offrono questo tipo di investimenti sono eToro, Capital.com e poi FP Markets, Trade.com e IQ Option. Sono i migliori broker ad offrire investimenti in CFD, strumento necessario per accedere alla vendita allo scoperto.
Su quali asset possiamo investire allo scoperto?
Su tutti gli asset che sono quotati dai broker CFD e dunque su Forex, Azioni, Criptovalute, Indici, Materie Prime e anche ETF. Non ci sono esclusioni di sorta.
Perché CONSOB ha vietato la vendita allo scoperto?
È stata una misura momentanea a tutela del mercato italiano durante una fase di crisi. Oggi è possibile tornare ad investire con vendita allo scoperto legalmente anche in Italia e sul mercato italiano.
Investire allo scoperto è immorale?
Niente affatto. È un’operazione di investimento in tutto e per tutto identica all’acquisto classico. La cattiva reputazione è dovuta a stampa sensazionalistica che non conosce il funzionamento dello strumento.
Conviene investire allo scoperto?
Se abbiamo individuato un solido trend negativo sì. Ma non è uno strumento da utilizzare senza alcuna strategia alle spalle.